Unioni civili Norme attuative in arrivo

Pubblicato il 05 ottobre 2016

In dirittura d’arrivo i primi testi attuativi della Legge sulle unioni civili.

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 4 ottobre 2016, ha approvato, in fase preliminare, tre decreti legislativi che attuano la delega al Governo contenuta all’articolo 1, comma 28, lettere a), b) e c), della Legge n. 76/2016.

Adeguamento e coordinamento norme

In primo luogo, i testi di riferimento introducono norme di adeguamento alle disposizioni dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, nonché disposizioni recanti modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento della nuova Legge con le disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti.

Nelle disposizioni attuative viene, in proposito, previsto che il partner dell’unione civile che aggiunge il cognome del partner al proprio non perde il suo cognome d’origine, come nel caso del matrimonio e, rispetto al decreto ponte, non sarà a tal fine necessario produrre alcuna modifica anagrafica.

Profilo internazionale

Le altre norme varate dall’Esecutivo attuano la delega per quel che riguarda la modifica e il riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili.

Nel testo del comunicato di fine seduta del 4 ottobre, il Consiglio dei ministri evidenzia che, sotto questo profilo, le disposizioni varate sono volte ad evitare “possibili elusioni della disciplina italiana quando non esistono profili oggettivi di transnazionalità, come per esempio quando si tratta di un’unione civile contratta all’estero da cittadini italiani che abitualmente vivono in Italia”. Si prevede quindi che, anche in questa ipotesi, l’unione civile sia regolata dalla legge italiana.

Coordinamento in materia penale

Le ulteriori disposizioni di cui ai decreti legislativi introducono, infine, modifiche al Codice penale che equiparano il partner dell’unione civile al coniuge.

In primo luogo, il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare potrà dirsi integrato anche qualora le inadempienze siano poste in essere dal partner dell’unione civile nei confronti dell’altro; inoltre, nell’ipotesi di reato di omicidio del partner dell’unione verrà applicata la medesima aggravante attualmente prevista nei casi in cui la vittima sia coniuge dell’autore.

I decreti verranno ora sottoposti all’esame delle competenti commissioni parlamentari prima del loro varo definitivo da parte del Governo.

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