Unioncamere: prima edizione dell’Osservatorio crisi d’impresa

Pubblicato il 03 settembre 2024

I dati dell'Osservatorio nazionale sulla crisi d’impresa, sviluppato da Unioncamere in collaborazione con InfoCamere, offrono un'analisi dettagliata sulle tendenze delle procedure concorsuali, quelle stragiudiziali e altri meccanismi di gestione della crisi. Questo studio si basa sull'osservazione delle nuove procedure registrate presso le Camere di commercio di tutta Italia.

Il 2 settembre 2024 è stata pubblicata la prima edizione semestrale di questo osservatorio, che fornisce un quadro delle dimensioni e delle caratteristiche principali delle aziende che hanno fatto ricorso agli strumenti previsti dalla normativa fallimentare e dal decreto legislativo 14/2019 (CCII).

NOTA BENE: A regime, l’Osservatorio sulla crisi di impresa verrà presentato con cadenza semestrale, nei mesi di gennaio e luglio.

Arco temporale

L'analisi effettuata dall'Osservatorio nazionale sulla crisi d'impresa copre un periodo che va dal 2021 ai primi sei mesi del 2024, abbracciando quindi un ampio arco temporale di tre anni e mezzo. Questo intervallo permette di valutare l'efficacia delle procedure concorsuali sia prima che dopo l'entrata in vigore del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII) a luglio 2022. In particolare, l'osservatorio esamina come le vecchie disposizioni della legge fallimentare utilizzate nel biennio 2021-2022 siano state gradualmente sostituite dai nuovi strumenti introdotti con il CCII.

Attraverso l'analisi di dati ufficiali registrati nel Registro delle Imprese, viene fornito un dettaglio approfondito su vari aspetti delle procedure adottate, come:

Questi dati sono ulteriormente arricchiti con informazioni sulla dimensione delle aziende, la forma giuridica, il fatturato medio, il settore di appartenenza e la distribuzione geografica per regioni.

Lo studio consente di tracciare un quadro evolutivo chiaro e dettagliato dell'impiego degli strumenti di risoluzione della crisi d'impresa in Italia nel periodo considerato.

Osservatorio crisi d’impresa: il quadro macroeconomico emerso

L'analisi effettuata dall'Osservatorio nazionale sulla crisi d'impresa rivela una significativa evoluzione nell'utilizzo degli strumenti gestionali della crisi d'impresa, sia stragiudiziali che concorsuali. Tra i cambiamenti più notevoli, si osserva una diminuzione nell'impiego delle procedure di fallimento o liquidazione giudiziale, che sono passate da 8.720 casi nel 2021 a 7.685 nel 2023. Analogamente, il ricorso al concordato preventivo è calato drasticamente, da 1.067 aperture nel 2021 a 678 nel 2023. Queste tendenze suggeriscono una crescente predilezione per gli strumenti che promuovono una risoluzione più rapida delle crisi e che favoriscono la continuità aziendale, rispetto ai tradizionali procedimenti giudiziari.

Parallelamente, si assiste a un aumento nell'utilizzo degli accordi di ristrutturazione dei debiti e della composizione negoziata, quest'ultima introdotta con il nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza. Tali strumenti riflettono una maggiore capacità di adattamento alle crisi, permettendo alle imprese di negoziare condizioni più favorevoli con i creditori senza il pieno intervento giudiziario. Questo spostamento verso soluzioni più flessibili e meno punitive è coerente con le riforme introdotte per rispondere alle sfide economiche post-pandemia, tra cui la sospensione temporanea dei procedimenti esecutivi e l'accesso facilitato a liquidità grazie a garanzie statali.

La riduzione delle crisi d'impresa può essere attribuita anche al rimbalzo dei mercati dopo il lockdown, anche se solo di recente si sono manifestati chiaramente gli effetti negativi, come l'aumento dei costi dei fattori produttivi e l'incremento dell'inflazione e dei tassi di interesse. Questi fenomeni hanno messo a dura prova molte imprese, con effetti che stanno emergendo nei dati più recenti.

In conclusione, l'analisi dell'osservatorio evidenzia un paesaggio in trasformazione nel trattamento delle crisi d'impresa in Italia, con una chiara inclinazione verso strumenti che riducono l'impatto delle crisi sull'operatività aziendale e alleggeriscono il carico sui tribunali, allineandosi con gli obiettivi di efficienza del PNRR e di maggiore accessibilità e utilità per le imprese di diverse dimensioni.

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