Il bonus aggragazioni, previsto dall’articolo 2, commi 23-29, della Finanziaria 2008, che incentiva la crescita dimensionale delle aggregazioni professionali nazionali, allo scopo di renderle più competitive nei confronti dei grandi studi internazionali, potrebbe comportare dei costi indiretti molto elevati elevati, sia in termini di minori profitti che, soprattutto, di maggiori responsabilità. Inoltre, il bonus pone ai professionisti rischi di incompatibilità: per accedere all’agevolazione, infatti, tutti i soggetti partecipanti alle operazioni di aggregazione devono esercitare l’attività professionale esclusivamente all’interno della struttura risultante dall’aggregazione. Restano, quindi, escluse dal beneficio le “società di mezzi”, la cui finalità è legata esclusivamente alla gestione e ripartizione di costi e spese.
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