L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia ha aggiornato gli schemi di anomalia adottati nel 2010 e nel 2012 rispettivamente in materia di frodi sull'IVA intracomunitaria e di frodi fiscali internazionali e nelle fatturazioni; ha anche elaborato, contestualmente, un nuovo schema dedicato alla cessione dei crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi.
I nuovi schemi - formulati in collaborazione con la Guardia di Finanza e con l’Agenzia delle Entrate - sono contenuti nella comunicazione del 10 novembre 2020, pubblicata sul sito istituzionale UIF con l’espresso obiettivo di facilitare la valutazione delle operazioni sospette in materia fiscale.
Gli schemi sono diretti a tutti i destinatari degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette di riciclaggio elencati nell’art. 3 del D.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, e successive modificazioni.
Nel dettaglio, gli schemi di anomalia elaborati sono i seguenti:
Alcuni degli indici individuati si rivolgono, specificamente, all'attività degli intermediari bancari e finanziari, mentre lo schema sulla cessione di crediti fiscali fittizi si riferisce primariamente all'attività dei professionisti.
Nella parte introduttiva del documento viene ricordato che ai fini del corretto adempimento dell’obbligo di segnalazione di operazioni sospette “non è necessario che ricorrano contemporaneamente tutti gli elementi descritti nello schema operativo” e che “la mera ricorrenza di un singolo elemento non è di per sé motivo sufficiente per procedere alla segnalazione”.
Le circostanze sia soggettive che oggettive indicate negli schemi, infatti, sono di rilievo nell’individuazione di ipotesi di operazioni sospette se, in base alle informazioni disponibili, "risultano concatenate dal punto di vista logico e temporale, in modo da risultare funzionali a un’ipotesi di illecito fiscale”.
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