Approvato dal Consiglio dell’Unione europea, all’unanimità, la proposta di direttiva della Commissione che stabilisce misure comuni per la tassazione effettiva minima dei gruppi
multinazionali di imprese e dei gruppi nazionali su larga scala.
Lo annuncia un comunicato stampa del Consiglio UE diffuso nella tarda serata del 12 dicembre 2022.
La proposta di direttiva era stata presentata un anno fa - il 22 dicembre 2021 - al fine di recepire nella legislazione europea il secondo pilastro (Pillar 2) dell’OCSE, che comprende norme volte a ridurre le possibilità di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili, affinché i maggiori gruppi multinazionali di imprese versino un'aliquota minima di imposta sulle società.
Dunque, ora i 27 dell’UE hanno trovato un accordo per procedere verso la tassazione minima delle multinazionali nella Ue.
La direttiva trova applicazione nell’ambito delle entità costitutive localizzate in uno Stato membro che fanno parte di un gruppo multinazionale di imprese o di un gruppo nazionale su larga scala avente ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro nel bilancio consolidato dell'entità controllante capogruppo in almeno due dei quattro esercizi fiscali consecutivi.
Sul reddito si applicherà, su tutto il territorio unionale, un’aliquota d’imposta non inferiore al 15%.
La direttiva deve essere recepita nelle legislazioni nazionali degli Stati membri entro la fine del 2023.
La tassazione minima non trova applicazione:
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