Dai cartellini identificativi, alla mail aziendale, fino ai sistemi di videosorveglianza e di geolocalizzazione: qualunque attività aziendale comporta l’eventualità che il dipendente possa lasciare traccia dei propri dati sensibili e richiede, dunque, precisi accorgimenti e cautele.
A tale proposito, la riforma dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori (legge del 20 maggio 1970, n. 300, G.U. n. 131 del 27 maggio 1970) per mezzo del decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 151 (G.U. n. 221 del 23 settembre 2015), ha posto nuove problematiche, le quali, a seguito degli interventi esplicativi ad opera del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Garante per la protezione dei dati personali, sono state recentemente affrontate anche dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la circolare del 26 luglio 2017, n. 4.
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