Sono rilevanti le novità approvate ieri sera dalla Commissione Finanze della Camera al Ddl di conversione del DL n. 11/2023 (Dl Cessioni).
Stop definitivo, invece, alla possibilità di sbloccare i crediti incagliati facendo ricorso ai modelli F24: il sottosegretario Freni ha affermato che il loro utilizzo “genererebbe sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa”.
Soffermiamoci sulle ultime novità del travagliato iter di conversione del Dl Cessioni.
Quando mancano poche ore al termine del 31 marzo, arriva l’approvazione per spostare al 30 settembre 2023 (fino a pochi giorni fa si parlava del 30 giugno) la possibilità di usufruire del Superbonus per gli interventi sulle villette. Dunque, avendo effettuato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022, i bonifici relativi agli interventi possono essere seguiti entro il 30 settembre per fruire dello sconto del 100%.
Per coloro che non hanno concluso entro il 31 marzo il contratto di cessione dei crediti d’imposta, un emendamento passato in Commissione offre la possibilità di effettuare la comunicazione alle Entrate con la remissione in bonis entro il 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro.
Questo se il credito è stato ceduto a banche e intermediari finanziari iscritti all’albo, a società appartenenti a un gruppo bancario iscritto al relativo albo, a imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Arriva una salvaguardia per banche, intermediari finanziari e assicurazioni che hanno esaurito la propria capienza fiscale: i crediti potranno essere utilizzati per sottoscrivere emissioni di buoni del Tesoro da 10 anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente.
Allo studio anche un sistema per ovviare al fermo dei crediti: si tratta di un veicolo finanziario che acquista i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, e li trasferisce a terzi (come le imprese) interessati a rilevare i bonus in prossimità delle scadenze fiscali.
Ampliati i casi in cui non opera il divieto di cedere i crediti: in presenza di immobili danneggiati dai terremoti successivi al 1° aprile del 2009, per le zone colpite dall’alluvione nelle Marche, per Iacp, Onlus e cooperative di abitazione, nell’ambito della riqualificazione urbana.
Approvato anche l’emendamento che apre all’utilizzo dei crediti fiscali del Superbonus per compensare i debiti previdenziali.
Inoltre, per i contribuenti che non hanno sufficiente capacità fiscale prevista la possibilità di suddividere in 10 anni la detrazione.
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