Il Governo è al lavoro per il primo atto di attuazione del PNRR: si tratta del decreto Semplificazioni al cui interno – art. 17 della bozza – sono presenti misure di semplificazione in materia di incentivi per l'efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
Secondo il testo del Decreto, che va a modificare l’articolo 119, comma 13-ter, del DL n. 34/2020, causa di problemi di interpretazione, gli interventi che accedono al Superbonus, ad esclusione di quelli di demolizione e ricostruzione, potranno essere realizzati mediante presentazione di CILA (comunicazione di inizio lavori) e senza l’asseverazione di conformità edilizia-urbanistica.
Nella CILA sono attestati gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile oggetto d’intervento o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione ovvero è attestato che la costruzione è stata completata in data antecedente al 1° settembre 1967.
Per gli interventi in questione la decadenza avrà luogo in caso di:
Resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell'immobile oggetto di intervento.
Ampliato l’ambito soggettivo per quanto riguarda gli interventi su alberghi e pensioni.
Il Superbonus sarà fruibile anche in caso di interventi su immobili appartenenti alla categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni) realizzati da società.
Si tratta di opere effettuate da:
Con riferimento alle unità immobiliari, si segnala la cancellazione delle parole “che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi all’esterno”; così facendo, si consente l’applicazione della detrazione del 110% per gli interventi eseguiti sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari collocate all'interno di edifici plurifamiliari.
Inoltre, si prevede che l'impianto termico da sostituire sia di qualsiasi tipologia (prima era richiesto che fosse fisso), sebbene destinato alla climatizzazione invernale degli ambienti.
Esclusione - Non sembra, invece, essere presente nel testo la disposizione che proroga l’applicabilità del Superbonus a tutto il 2023: sarà la prossima legge di bilancio a contenerla.
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