La Sezione atti normativi del Consiglio di Stato ha espresso parere positivo sullo schema del decreto del ministro della Giustizia in tema di specializzazioni forensi.
Si tratta, nello specifico, del "regolamento concernente modifiche al decreto del ministro della giustizia 12 agosto 2015, n. 144, recante disposizioni per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, ai sensi dell'articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247".
Secondo il Collegio amministrativo, le ultime modifiche introdotte rispondono ai rilievi promossi in sede di parere interlocutorio, colmando anche le lacune createsi a seguito dell’annullamento intervenuto con la sentenza del Consiglio di Stato n. 5575/2017.
Con quest’ultima decisione, si rammenta, erano state confermate le sentenze del TAR Lazio di parziale annullamento del precedente decreto del ministro della Giustizia (n. 144/2015), limitatamente alle disposizioni relative all'elenco dei settori di specializzazione e alla disciplina del colloquio diretto ad accertare la comprovata esperienza necessaria per ottenere il titolo di specialista anche in assenza del compimento dei previsti percorsi formativi specialistici.
Da segnalare che, secondo il Consiglio di Stato, il nuovo regolamento - di cui ora si attende solo la firma del ministro della Giustizia e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – ha meglio chiarito il rapporto tra settori e indirizzi di specializzazione afferenti ai tre settori più ampi, ossia diritto civile, penale e amministrativo.
Nello schema, pertanto, afferiscono al settore del diritto civile i seguenti indirizzi di specializzazione:
Per quanto riguarda, invece, il settore del diritto penale vi rientrano i seguenti indirizzi di specializzazione:
Per finire, afferiscono al settore del diritto amministrativo i seguenti indirizzi di specializzazione:
Il parere n. 3185 è stato assunto nell’adunanza di sezione del 5 dicembre 2019, nonché spedito il 19 dicembre 2019.
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