Sovraffollamento carceri. Italia in attesa del verdetto

Pubblicato il 28 maggio 2014 Il 28 maggio 2014 scade il termine entro cui il nostro Paese era tenuto ad intervenire per trovare una soluzione adeguata al grave problema del sovraffollamento delle carceri.

La sentenza pilota del 2013

E' trascorso un anno, infatti, da quando la Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'uomo ha definitivamente respinto il ricorso presentato dall'Italia contro la “sentenza pilota” sulla causa “Torreggiani e altri contro Italia”, e con cui il nostro Paese era stato condannato per violazione dell'articolo 3 della Convezione dei diritti dell'uomo che proibisce la tortura e i trattamenti inumani o degradanti nei confronti dei detenuti.

Si rammenta che con questa decisione l'Italia, oltre alla condanna al risarcimento dei danni morali subiti da sette detenuti, era stata anche invitata a provvedere, con interventi strutturali da porre in essere entro un anno, al grave problema del sovraffollamento delle carceri (consulta anche gli articoli di Punto & Lex “Definitiva la sentenza di Strasburgo sul sovraffollamento carceri. Soluzione entro un anno” e “Sovraffollamento carceri, il Guardasigilli a Strasburgo”).

Esame dello stato d'attuazione della decisione Cedu

A partire dal 3 giugno 2014, verrà avviato dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa l'esame relativo allo stato di attuazione della sentenza della Cedu.

Si segnala che con riferimento al problema del sovraffollamento presso le carceri italiane sono attualmente pendenti, davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ben 6.829 ricorsi.
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