Il decreto Sostegni-ter approvato dal Consiglio dei ministri il 21 gennaio prevede una serie di aiuti mirati per i settori più colpiti dalla pandemia da Covid-19 e che sono rimasti chiusi per lungo tempo: si tratta delle imprese appartenenti al comparto del turismo, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e stabilimenti termali; delle discoteche, sale giochi e biliardi, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie; delle imprese dello spettacolo, cinema e audiovisivo; dello sport e di quelle impiegate nel commercio al dettaglio e nel settore eventi.
In particolare, l’articolo 1 della bozza del nuovo decreto legge Sostegni-ter prevede che “Per i soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, le cui attività sono vietate o sospese fino al 31 gennaio 2022 ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 24 dicembre 2021 n. 221, sono sospesi:
a) i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte, di cui agli articoli 23 e 24 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d'imposta, nel mese di gennaio 2022;
b) i termini dei versamenti relativi all'imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di gennaio 2022".
Dunque per le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati che sono rimaste chiuse dallo scorso 25 dicembre e fino al prossimo 31 gennaio, viene disposta la sospensione dei termini dei versamenti che scadono nel mese di gennaio 2022 riguardanti:
Restano, invece, dovuti tutti gli altri versamenti che non rientrano nella sospensione, come per esempio:
le ritenute sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni;
l’imposta sugli intrattenimenti.
I suddetti versamenti sospesi dovranno essere effettuati - in un’unica soluzione - entro il 16 settembre 2022 e senza applicazione di sanzioni e interessi. Nulla toglie che sia possibile versare anche anticipatamente alla nuova scadenza.
L'articolo 1 del nuovo Decreto legge, inoltre, riattiva anche il Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse. Per il 2021 era stato previsto uno stanziamento di 140 mln e si attivava per le attività chiuse da più di cento giorni.
Destinatarie dei nuovi ristori per far fronte alle forti restrizioni imposte a causa della pandemia sono soprattutto le imprese del commercio al dettaglio, bar, ristoranti, imprese di catering, imprese organizzatrici di feste e cerimonie, gestori di piscine.
Per esse sono stati pensati nuovi contributi a fondo perduto o “proroghe” di precedenti sostegni già concessi.
All’art. 2 della bozza del nuovo Decreto legge, infatti, è previsto un fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio.
In particolare, è istituito il “Fondo per il rilancio delle attività economiche”, finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio, identificate da specifici codici ATECO.
Il Fondo, istituito all’interno del MiSE, si rivolge alle imprese di cui ai codici Ateco 47.19, 47.30, 47.43, di tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.
Si tratta di empori, attività di vendita al dettaglio di carburanti, mobili, apparecchi audiovisivi, prodotti ad uso domestico, oggetti d'arte, ecc. a cui si aggiungono gli esercenti la vendita di confezioni, calzature e articoli in pelle, profumeria, fiori e piante, orologi e gioielli, ecc..
Per ottenere gli aiuti è necessario:
avere un ammontare di ricavi 2019 non superiore a 2 milioni di euro e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019;
presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al Ministero dello Sviluppo economico, secondo modalità e termini che saranno definiti con successivo provvedimento, anche ai fini del rispetto delle risorse disponibili.
L’articolo 3 del nuovo Decreto modifica quanto già previsto dal precedente Sostegni-bis (art. 1-ter , DL n. 73/2021), che ha istituito contributi a fondo perduto per i settori del wedding, dell’intrattenimento, della ristorazione e piscine.
Per il 2022 sono stati stanziati 40 milioni di euro per le imprese di cui ai codici Ateco 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2, che nell’anno 2021:
hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 40% rispetto al fatturato del 2019;
e che hanno registrato, nel periodo d’imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d’esercizio.
Nel testo del Decreto legge Sostegni-ter sono rientrate, infine, anche alcune conferme di aiuti già concessi per le imprese più in difficoltà.
Tra questi, solo per citarne alcuni, si segnala:
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".