Ieri 12 luglio è iniziato il percorso nell’Aula della Camera del provvedimento di conversione del Decreto Sostegni bis che contiene numerose norme a sostegno di imprese, professionisti e lavoratori. Alla fine della discussione generale, però, il testo è tornato in Commissione Bilancio a seguito di una nota della Ragioneria che richiede correzioni ad alcuni emendamenti approvati.
Nello specifico, è stato chiesto di apportare variazioni all’emendamento relativo all’esonero contributivo per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti alle casse private, previsto dalla legge di Bilancio 2021.
La misura in parola è prevista per i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'INPS nonchè per i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, che abbiano percepito nel periodo d'imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell'anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell'anno 2019. Sono fuori i premi dovuti all'INAIL.
L’emendamento su cui ha posto dubbi la RGS prevede che la concessione del suddetto esonero contributivo sia subordinato alla verifica d’ufficio della regolarità dei contributi a decorrere dal 1° marzo 2022.
Più ipotesi di modifica sono state presentate dalla Commissione e saranno vagliate dalla Ragioneria.
L’esame del testo del provvedimento riprenderà in Aula probabilmente stamane 13 luglio.
Visti i tempi stretti – la legge di conversione va approvata entro il 24 luglio – sarà posta la questione di fiducia sul nuovo testo da parte del Governo.
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