E’ atteso in Consiglio dei ministri entro questa settimana il nuovo decreto legge Sostegni bis, dal valore di 40 miliardi di euro. Il provvedimento, ancora in via di definizione, si dovrebbe comporre di 10 articoli, alcuni dei quali dedicati ad: Alitalia, trasporto ferroviario, trasporto locale e scuola.
Al suo interno, anche molte novità per imprese, partite Iva, locazioni e giovani: per le partite Iva in difficoltà torna l’esenzione della prima rata IMU; i giovani non pagano le imposte di Registro e ipo-catastali per l'acquisto della prima casa; per le aziende in perdita è riconosciuto il credito d’imposta sugli affitti, mentre le Pmi innovative non pagheranno la tassa al 26% sulle plusvalenze fino al 2025.
Nel nuovo decreto Sostegni, il Governo mira ad inserire alcune misure ad hoc per favorire la ricapitalizzazione delle imprese.
Una di queste prende il nome di Ace innovativa, al momento limitata al solo 2021, anno per il quale dovrebbe avere un costo per lo Stato stimato in 2,2 miliardi di euro.
Si tratta del già noto strumento conosciuto come Aiuto alla crescita economica, che consente una deduzione fiscale alle imprese che eseguono aumenti di capitale, ma che nella versione introdotta nella bozza del nuovo Dl presenta una portata decisamente più ampia:
l’aliquota sulla quale calcolare la quota di aumento, per un ammontare massimo di 10 milioni, sale dall’1,3 al 15%;
la quota che si può dedurre, in caso di incapienza, può essere trasformata in credito di imposta e compensata con altri tributi o oneri, come Iva, contributi previdenziali e premi assicurativi per gli infortuni sul lavoro;
il credito può anche essere ceduto a soggetti terzi, a partire dalle banche.
Un capitolo del decreto è, poi, dedicato alla proroga delle misure per la liquidità, con la scadenza delle iniziative introdotte con il Decreto Liquidità 2020, che viene spostata da fine giugno a fine dicembre. In particolare, per i prestiti sopra i 30 mila euro le durate vengono prolungate da 6 a 8 e fino a 10 anni.
Per chi richiede un finanziamento entro i 30 mila euro, dal primo luglio non avrà più la garanzia al 100%, ma al 90%; mentre anche i finanziamenti sopra i 30 mila euro possono essere richiesti per periodi fino a 8 anni, con la garanzia che scende dal 90 al 70% e che si riduce ancora fino al 60% per le durate fino a 10 anni.
Inoltre, chi vuole prolungare un prestito già in essere potrà farlo pagando un premio.
Riguardo alle moratorie dei prestiti garantite dallo Stato, invece, potranno continuare le sospensioni fino a fine anno, ma solo relativamente alla quota capitale, mentre da luglio è necessario ricominciare a pagare gli interessi.
Inoltre, il meccanismo di rinnovo non sarà più automatico, come ora, ma le imprese dovranno fare esplicita richiesta di proroga alla banca.
Per sostenere le imprese in crisi di liquidità, nelle prime bozze del decreto Sostegni bis, viene riconosciuta la possibilità di utilizzare i crediti in conto fiscale.
In particolare, la spinta ai crediti fiscali si articola lungo le seguenti tre direttrici:
innalzamento a regime del tetto delle compensazioni fino a 3 milioni di euro;
possibilità di recupero dell’Iva non riscossa se il committente o il cessionario va in crisi o in default;
riproposizione della compensabilità dei crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni e riconosciuti come certi, liquidi ed esigibili per abbattere i versamenti di eventuali importi iscritti a ruolo.
Al fine di sostenere le Start up e le Pmi innovative, il Governo prevede che chi investe in queste realtà non pagherà fino al 2025 l’aliquota del 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni. Dovrebbe essere previsto, però, che le plusvalenze dovranno essere reinvestite sempre in Start up o Pmi innovative e queste dovranno essere possedute per almeno tre anni.
Tra i crediti d’imposta si prevede il rifinanziamento del bonus per le sponsorizzazioni sportive che coprirà le spese effettuate in tutto il 2021.
Ancora un ulteriore rinvio, invece, per il debutto della plastic tax: la tassa sui manufatti in plastica che scatterà solo dal 1° gennaio 2022, allineandosi così all’introduzione della sugar tax già differita dalla legge di Bilancio.
Molto probabilmente sarà inserito nel decreto Sostegni bis il rinvio delle cartelle e delle notifiche degli accertamenti fiscali.
Come anticipato da un comunicato MEF di venerdì 30 aprile, oltre allo stop delle notifiche fino al 31 maggio si è al lavoro per inserire un riavvio soft con la possibilità di suddividere le cartelle in rate tra i 6 e i 10 anni, possibilità per chi ha già ricevuto ristori e quindi ha già in un certo senso certificato il calo del fatturato.
Inoltre, si sta ragionando anche sulla possibilità di inserire la sospensione dell'obbligo delle detrazioni tracciabili e, dunque, di poter portare in detrazione per quest'anno ancora le spese effettuate anche in contanti.
Per quanto riguarda il bonus affitti, con il nuovo decreto il legislatore potenzia e reintroduce il credito d'imposta per gli affitti, che spetterà anche per le mensilità da gennaio a maggio 2021.
Allo stesso tempo, si amplia la platea dei beneficiari (cambiano sia i requisiti soggettivi che oggettivi) e si abbassa dal 50% al 30% la contrazione del fatturato per fruire del credito, che non sarà più misurata mese su mese ma, come per il contributo a fondo perduto, sull'ammontare medio mensile 2020 rispetto al 2019.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".