Le novità del pacchetto Bersani in materia di lotta al lavoro sommerso si considerano applicate non solo in edilizia, ma in tutti i settori: dal terziario alle aziende agricole, dall’industria ai pubblici esercizi. Si tratta di nuove ipotesi sanzionatorie, patrimoniali e reali che verranno realizzate mediante il rafforzamento dell’azione di controllo da parte degli ispettori del ministero del Lavoro (articolo 36-bis, comma 223/06). Dal 12 agosto, infatti, si rischia una “maxisanzione”, fino a 12.000 euro, non solo se i lavoratori trovati fuori regola sono subordinati, ma anche se sono autonomi. Analogamente, sono puniti coloro che impiegano collaboratori familiari che non risultano dalle scritture di lavoro. Alla sanzione base si dovrà poi addizionare una maggiorazione pari a 150 euro per lavoratore e per giornata di impiego. La novità in materia, inserita nel “pacchetto sicurezza”, si stima che possa avere un impatto socio-economico maggiore di quello immaginato dallo stesso legislatore. Poichè datori di lavoro e committenti correranno davvero un rischio economicamente serio a utilizzare lavoratori in “nero”: non meno di 3.050 euro, non “diffidabili” cioè senza sconto, senza tenere conto poi delle sanzioni vecchie e nuove che ad essa si potrebbero aggiungere.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".