Bonus per ricerca e sviluppo anche per la realizzazione di progetti di ricerca commissionati nell'interesse di terzi. Questa la conclusione della risoluzione n. 32/E/2017 con la quale l'Agenzia delle Entrate risponde all'istanza di interpello sollevata da un'associazione di cooperative, che commissiona ad un ente di ricerca l'esecuzione di alcuni progetti attinenti il campo di attività di alcune delle proprie associate.
L'associazione istante specifica che - in base al contratto stipulato con l'ente di ricerca – ha commissionato alcuni progetti di ricerca nell’interesse delle proprie associate, precisando, quindi, che non intende utilizzare direttamente i risultati dell’attività di ricerca.
Infatti, i risultati dei suddetti progetti di R&S sono stati destinati a favore di una delle cooperative, che è subentrata in seguito in tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto, e che ha anche proceduto con il pagamento delle spese relative a questi progetti.
Nella risoluzione n. 32/E del 10 marzo, l'Agenzia delle Entrate, dopo aver acquisito il parere del competente ministero dello Sviluppo economico circa l’ammissibilità dei progetti in questione al credito d’imposta in R&S, riconosce che le suddette spese commissionate a terzi rientrano tra le categorie di costi eleggibili connessi allo svolgimento delle attività di R&S, di cui all'articolo 3 del Dl 145/2013 e successive modifiche.
Secondo l'Agenzia, infatti, non rileva la modalità di commissione dell’attività di ricerca.
Pertanto, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per investimenti in attività di R&S, non ha alcuna rilevanza la modalità che è stata utilizzata per commissionare l’attività di ricerca stessa. Ciò che rileva per ii riconoscimento del Bonus è unicamente la conformità dei progetti di ricerca ai requisiti che danno diritto all’accesso all’agevolazione introdotta con il Dl n. 145/2013.
Ne deriva che i costi sostenuti dalla società cooperativa beneficiaria dell'attività di ricerca rientrano tra quelli ammessi al beneficio. Si ricorda, infine, che in base alle modifiche apportate dalla Legge di Bialncio 2017 è ora possibile fruire dell'agevolazione nella misura del 50%.
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