Grido d’allarme di 4 sigle sindacali (ANC, SIC, UNAGRACO e UNICO) dei commercialisti sulla scadenza prevista per domani, 10 marzo, del termine per la conservazione delle fatture elettroniche attive e passive del 2019.
Con il comunicato congiunto dell’8 marzo 2021, si fa presente l’enorme sforzo che stanno compiendo professionisti e contribuenti per riuscire a dare seguito all’adempimento.
Tale processo – fanno presente ANC, SIC, UNAGRACO e UNICO – non è di semplice attuazione.
Si legge nel comunicato: “Il servizio che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente prevede che la conservazione si attivi automaticamente solo dal giorno successivo all’adesione da parte del contribuente, ciò significa che tutte le fatture transitate allo SDI prima della data di adesione al servizio dovranno essere portate in conservazione mediante caricamento manuale. Una operazione questa farraginosa, con un sistema che impone limiti agli invii giornalieri e al numero di documenti che possono essere caricati per singolo invio. Insomma quanto di più lontano da una procedura snella e veloce, capace di permettere ai professionisti di dare seguito adeguatamente a questo adempimento”.
Tali difficoltà sono state rappresentate all’Agenzia delle Entrate chiedendo un provvedimento di proroga, come è stato adottato per il servizio di consultazione fatture elettroniche, prorogato fino al 30 giugno.
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