Scadenza importante quella di fine aprile per i contribuenti Iva e per quelli che vogliono mettersi in regola con il Fisco.
Martedì 30 aprile, infatti, è il termine entro il quale si concentrano numerosi obblighi: l’invio dei dati delle operazioni transfrontaliere relative ai primi tre mesi del 2019, la dichiarazione annuale Iva per il 2018, il Modello Iva Tr e la comunicazione dei dati relativi allo spesometro e all’esterometro.
Entro lo stesso termine, poi, è possibile inviare anche le domande per aderire alla definizione agevolata delle cartelle: sempre entro fine mese, infatti, si possono inviare le domande per il “saldo e stralcio” e la “rottamazione- ter”, con cui i contribuenti possono richiedere di beneficiare della riduzione dell’importo dovuto prevista dalla legge.
Il 30 aprile è l’ultimo giorno utile per la presentazione della dichiarazione Iva relativa al 2018, da effettuare attraverso i due modelli: Iva/2019 e Iva Base/2019.
Il modello Iva 2019 è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 15 gennaio e tiene conto di alcune importanti novità, come per esempio quelle riguardanti il regime forfetario.
Il modello dichiarativo, infatti, si arricchisce di una nuova casella nel rigo VO34 (la casella 3), che serve ai contribuenti per dichiarare il passaggio dal regime dei minimi a quello forfetario nel 2018.
Altra novità riguarda il rigo VA16, per i contribuenti che dal 1° gennaio 2019 optano per il Gruppo Iva: barrando l’apposita casella, i contribuenti possono indicare, con la dichiarazione Iva annuale, l’adesione all’opzione.
Il modello Iva Base 2019 è invece una versione semplificata del Modello Iva, che può essere utilizzato dai soggetti Iva, sia persone fisiche sia soggetti diversi, che nel corso dell’anno:
hanno determinato l’imposta dovuta (o ammessa in detrazione) secondo la disciplina ordinaria e, quindi, non hanno applicato uno dei regimi speciali previsti dalla legge;
hanno effettuato in via occasionale cessioni di beni usati e/o operazioni per le quali è stato applicato il regime per le attività agricole connesse;
non hanno effettuato operazioni con l’estero;
non hanno effettuato acquisti e importazioni senza applicazione dell’imposta avvalendosi del meccanismo del plafond;
non hanno partecipato a operazioni straordinarie o trasformazioni sostanziali soggettive.
Dal 2017, la dichiarazione Iva deve essere presentata in forma autonoma e non più in allegato al modello Unico. La scadenza è fissata dal 1° febbraio al 30 aprile dell’anno successivo a quello delle operazioni attive e passive effettuate.
La dichiarazione annuale Iva deve essere trasmessa esclusivamente in via telematica:
direttamente dal dichiarante;
tramite un intermediario abilitato;
tramite altri soggetti incaricati (per le Amministrazioni dello Stato);
tramite società appartenenti al gruppo.
Sempre entro il termine del 30 aprile, coloro che nel primo trimestre 2019 hanno realizzato un’eccedenza di Iva detraibile superiore a 2.582,28 euro e che, sussistendone le condizioni, vogliono chiederne, in tutto o in parte, il rimborso o intendono utilizzarla in compensazione con F24 devono presentare il Modello Iva Tr.
Stesso termine deve essere rispettato dai soggetti passivi Iva residenti o stabiliti in Italia che devono inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati delle operazioni transfrontaliere (cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti in Italia) relative ai primi tre mesi del 2019, cosiddetto esterometro.
Si ricorda che la scadenza del 30 aprile per l’invio dei suddetti dati è stata fissata dal Dpcm del 27 febbraio 2019, che ha prorogato il termine previsto in relazione alle operazioni effettuate e ricevute nei mesi di gennaio e febbraio 2019.
La proroga ha interessato anche la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al terzo e al quarto trimestre 2018 ovvero, per chi ha optato per l’invio con periodicità semestrale, al secondo semestre 2018, cosiddetto spesometro, la cui originaria scadenza era prevista per il 28 febbraio 2019.
Il 30 aprile 2019 scade anche il termine per la presentazione delle domande per il “saldo e stralcio” e la “rottamazione-ter”.
Con un comunicato stampa, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ricordato che nei mesi scorsi è stato predisposto un utile servizio per coloro che hanno bisogno di un supporto per valutare quali cartelle inserire nella domanda di adesione alla definizione agevolata.
I contribuenti, infatti, possono richiedere online il “Prospetto informativo”, cioè l’elenco di cartelle e avvisi di pagamento che possono essere “rottamati”.
Si tratta di un prospetto che fornisce sia il dettaglio delle cartelle che rientrano nella “rottamazione-ter”, con l’indicazione dell’importo dovuto già “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora, sia l’indicazione dei carichi che possono anche essere oggetto di “saldo e stralcio”.
Il prospetto può essere scaricato dall’area riservata del sito dell'Agenzia fino al 30 aprile compreso, mentre chi intende richiederlo via email nell’area pubblica (senza necessità di credenziali personali ma allegando il proprio documento di identità) avrà tempo fino alle ore 9 del 29 aprile.
Il Prospetto informativo contiene:
l’elenco delle cartelle;
l’importo dovuto “scontato”, senza sanzioni e interessi di mora.
Se si è in possesso delle credenziali di accesso all’area riservata, è possibile scaricare direttamente il Prospetto informativo, altrimenti è necessario richiederlo tramite l’apposito form online presente sul sito dell’Agenzia Entrate-Riscossione inserendo alcuni dati: codice fiscale del soggetto per il quale si richiede il prospetto, pdf della documentazione di riconoscimento, pdf della dichiarazione sostitutiva presente all’interno del form, indirizzo e-mail sul quale ricevere il Prospetto.
Per presentare la domanda di adesione alla “Pace fiscale” non è necessario andare allo sportello, ma si possono utilizzare anche i canali online presenti sul sito internet di Agenzia delle Entrate-Riscossione, inviando le istanze di adesione in qualsiasi momento, inclusi i giorni festivi.
Grazie ai servizi online di Agenzia delle Entrate-Riscossione, infatti, è possibile presentare la domanda fino alla tarda serata del 30 aprile, quindi anche dopo l’orario di chiusura degli sportelli.
Dal momento che il grande numero di domande presentate dai contribuenti ha causato blocchi informatici, secondo i dottori commercialisti serve almeno un mese in più, rispetto alla scadenza programmata per il 30 aprile, per consentire a tutti di avvalersi delle opportunità della rottamazione ter e del saldo e stralcio, assicurando anche all’Erario i risultati attesi in termini di gettito.
La richiesta arriva attraverso una missiva del Cndcec inviata al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore.
Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, infatti, ha evidenziato come “con l’approssimarsi delle scadenze si sono moltiplicate le segnalazioni giunte al CNDCEC da parte di professionisti impossibilitati ad operare a causa di alcuni blocchi informatici dei siti internet degli agenti della riscossione, dovuti al notevole numero di richieste da parte dei contribuenti. A ciò, si sono aggiunti sia i ritardi rilevati, in particolare sul territorio siciliano, nelle risposte alle richieste di attivazione dei codici pin per l’autorizzazione all’accesso delle posizioni dei singoli contribuenti, sia le difficoltà nel rilascio degli estratti di ruolo per le richieste effettuate direttamente agli sportelli presenti sul territorio e nell’ottenere le dichiarazioni ISEE da parte dei centri di assistenza fiscale”.
A ciò si devono, poi, aggiungere anche le difficoltà collegate con le chiusure degli uffici pubblici per le festività pasquali.
Per tutte queste ragioni, ma soprattutto per assicurare a tutti i contribuenti di potersi avvalere delle opportunità concesse dalla legge, conclude Miani “chiediamo che sia disposta con estrema urgenza la proroga di almeno trenta giorni della presentazione della domanda di adesione alle definizioni agevolate in oggetto e del versamento della prima o unica rata in scadenza il prossimo 30 aprile”.
La proroga, inoltre, trova ulteriore giustificazione nell’annunciata estensione della “rottamazione” alle entrate regionali e degli enti locali, disposta con cosiddetto “Decreto Crescita”, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 23 aprile e di imminente pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”.
Dello stesso avviso anche l’Associazione dei dottori commercialisti (Adc) e l’Associazione nazionale commercialisti (Anc), che in una nota congiunta hanno spiegato come: “la scadenza del 30 aprile per la presentazione delle dichiarazione di adesione alla definizione agevolata dei ruoli e del saldo e stralcio dei debiti è oramai prossima, e su tutto il territorio nazionale si riscontrano ancora molteplici problemi in ordine all’acquisizione di tutti i dati necessari per procedere nelle pratiche”.
Di qui la richiesta condivisa di Adc e Anc della “necessità di un differimento del termine dal 30 aprile almeno al 31 maggio, per dare modo agli utenti di completare correttamente le procedure necessarie e all’amministrazione di intervenire sui sistemi per renderli adeguati al numero delle richieste”.
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