Il decreto Ristori ter - Dl 154 del 23 novembre 2020 - è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 291 del 23 novembre 2020 ed è in vigore.
Sono confermate le misure annunciate con il comunicato stampa del CdM.
Si rileva l’abrogazione da parte del comma 1 dell’art. 4 dello stanziamento per l'anno 2020 per ulteriori codici ATECO da inserire nell’elenco per il contributo a fondo perduto.
Il comma abrogato - comma 5 dell'articolo 8, del Dl 9 novembre 2020, n. 149 - recita: “Ai fini degli articoli 1 e 2, nel limite di spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2020, con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, possono essere individuati ulteriori codici ATECO, rispetto a quelli riportati negli Allegati 1 e 2 al presente decreto, riferiti a settori economici aventi diritto al contributo di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e all'articolo 2, comma 1, del presente decreto, a condizione che tali settori siano stati gravemente pregiudicati dalle misure restrittive introdotte dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2020 e 3 novembre 2020”.
Intanto, mentre si delinea l’attesissimo Ristori quater, con i rinvii delle scadenze di fine novembre, il ministro Mef Gualtieri annuncia alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il Ristori quinquies, l’ultimo.
Stando a quanto anticipato, conterrebbe un meccanismo perequativo con l’intento di ristorare chi ha ricevuto sostegno solo in base alle perdite di aprile.
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