Riserva di codice in materia penale. Pubblicato il decreto attuativo

Pubblicato il 23 marzo 2018

Entrerà in vigore dal prossimo 6 aprile 2018, il Decreto attuativo della delega sulla riserva di codice nella materia penale, che dispone l’inserimento, nel Codice penale, di tutte le previsioni di fattispecie criminose poste a tutela di beni di rilevanza costituzionale.

Il Decreto legislativo n. 21 del 1° marzo 2018, contenente “Disposizioni di attuazione del principio di delega della riserva di codice nella materia penale a norma dell'articolo 1, comma 85, lettera q), della legge 23 giugno 2017, n. 103”, è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 68 del 22 marzo 2018, per entrare in vigore il quindicesimo giorno successivo alla relativa pubblicazione.

Contenuto della delega

In particolare, il Governo era stato chiamato ad attuare il citato principio della riserva di codice, attraverso l'inclusione, nel Codice penale, di tutte le fattispecie criminose previste da disposizioni di legge in vigore aventi ad oggetto la tutela di beni di rilevanza costituzionale, quali i valori della persona umana (principio di uguaglianza, non discriminazione e divieto assoluto di ogni forma di sfruttamento a fini di profitto della persona medesima), i beni della salute (individuale e collettiva), della sicurezza pubblica e dell'ordine pubblico, della salubrità e integrità ambientale, dell’integrità del territorio, della correttezza e trasparenza del sistema economico di mercato.

Attuazione: modifiche, abrogazioni, tabella

Il provvedimento interviene, in primo luogo, fissando il principio della riserva di codice nel nuovo articolo 3-bis del Codice penale, ai sensi del quale “Nuove disposizioni che prevedono reati possono essere introdotte nell'ordinamento solo se modificano il codice penale ovvero sono inserite in leggi che disciplinano in modo organico la materia”.

A seguire, il testo introduce tutta una serie di modifiche in materia di tutela della persona, di delitti contro la maternità, di delitti contro l'eguaglianza, in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del sistema finanziario, in materia di associazioni di tipo mafioso e con finalità di terrorismo e di altri gravi reati, in materia di confisca.

Lo stesso dispone, poi, varie abrogazioni di disposizioni esterne al Codice penale prevedendo, contestualmente, alcune norme di coordinamento.

Ai sensi di queste ultime, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto, i richiami alle disposizioni espressamente abrogate, ovunque presenti, “si intendono riferiti alle corrispondenti disposizioni del codice penale come indicato dalla tabella A allegata al presente decreto”.

E’, infatti, allegata al decreto legislativo, una Tabella A che riporta, nel dettaglio, le disposizioni abrogate ponendole accanto alle corrispondenti disposizioni contenute nel codice penale.

Allegati
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