Il fatto che in alcuni procedimenti non sia prevista come obbligatoria la presenza del difensore non può condizionare l’esercizio del diritto di astensione.
Quindi il legale, se ricorrono le condizioni di legge, ha diritto a che venga disposto il rinvio dell’udienza qualora il medesimo comunichi, nelle forme e nei termini stabiliti, la volontà di astensione, manifestando in questo modo anche la sua volontà di essere presente all’udienza a partecipazione facoltativa.
E’ quanto statuito dalla Corte di cassazione, Seconda sezione penale, nel testo della sentenza n. 45158 dell’11 novembre 2015 conformandosi a quanto già puntualizzato dalle Sezioni unite di Cassazione con sentenza n. 15232/2015.
Nella specie, è stata ribaltata la decisione con cui il giudice di merito aveva respinto la richiesta di rinvio per adesione da parte del difensore ad un'astensione avvocati in quanto si trattava di processo camerale del giudizio abbreviato in appello.
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