Il ministero della Giustizia ha reso noto l’avvio, il 19 marzo 2019, del Tavolo tecnico volto ad elaborare uno schema di progetto di riforma dell’accesso e dell’esercizio della professione notarile.
Al tavolo, hanno partecipato, oltre al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, i rappresentanti istituzionali della categoria dei notai, nonché rappresentanze sindacali, associazioni di tutela dei consumatori, docenti universitari e rappresentanze delle associazioni produttive.
L’intento della riforma è quello di modernizzare l’attività e il ruolo del notaio, rendendolo “sempre più capace di garantire i diritti dei cittadini in un mondo in continua trasformazione”.
Per questo, è stato auspicato, dal ministro, “un proficuo spirito costruttivo da parte di tutti i partecipanti nell’ottica di assicurare un servizio efficiente e di qualità a beneficio dei cittadini”.
Bonafede ha fatto quindi riferimento alla necessità di incentivare l’utilizzo della tecnologia e degli strumenti informatici nonché di procedere ad uno snellimento delle procedure che non pregiudichi, però, la certezza dei diritti dei cittadini. I cardini della revisione sono stati individuati nei principi di semplificazione e di innovazione.
Durante i lavori del tavolo tecnico – si legge nel comunicato del ministero – verranno trattati anche temi riguardanti le successioni, la volontaria giurisdizione, gli obblighi contributivi, l’accesso alla professione e la successiva formazione, i registri di stato civile, gli archivi notarili e, più in generale, l’aggiornamento della legge 89 del 1913 che disciplina l’ordinamento del notariato.
Il Tavolo verrà convocato con cadenza periodica per concludere entro il 20 maggio 2019.
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