Il disegno di legge delega per la riforma fiscale - approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 16 marzo 2023 - contiene, oltre a misure su imposte, accertamenti, sanzioni e riscossione, anche alcune modifiche che riguardano la disciplina del contenzioso tributario.
L'intervento, secondo quanto emerge dall’ultima bozza, prevede, innanzitutto, l'abrogazione delle previsioni su reclamo e mediazione, vale a dire di quanto disciplinato dall'art. 17-bis del D. Lgs. n. 546/1992, con conseguente coordinamento delle collegate disposizioni del decreto.
Vengono invece rafforzati gli interventi di deflazione del contenzioso, in tutti i gradi del giudizio, Cassazione compresa, con previsione di misure volte a favorire la definizione agevolata delle liti pendenti.
Nelle intenzioni della riforma, è prevista anche l'implementazione dell'informatizzazione della giustizia tributaria, tramite misure volte a:
Altra novità che si segnala è costituita dalla comunicazione alle parti delle decisioni giurisdizionali nella stessa udienza di trattazione, immediatamente dopo la deliberazione di merito.
Ulteriori ritocchi sono destinati a ridefinire l'assetto delle Corti di gustizia (di primo e secondo grado) e relative sezioni staccate, nonché a ridisciplinare le modalità delle assegnazioni dei magistrati, dei giudici tributari e del personale amministrativo.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".