Nel suo intervento al question time del 27 gennaio 2016 alla Camera, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha comunicato l'intenzione di rivedere la normativa sulle ricongiunzioni previdenziali, ritenendola una situazione che “è oggettivo considerare ingiusta”.
La ricongiunzione dei contributi previdenziali è infatti, spesso, troppo onerosa e il Governo è consapevole di questa cosa, tanto da valutare i costi di eventuali iniziative da intraprendere su questa materia.
La questione è stata sollevata dall'onorevole Gian Luigi Gigli, che ha evidenziato come a causa delle disposizioni contenute nel Dl 78/2010, la ricongiunzione dei contributi versati in più gestioni previdenziali sia molto onerosa e penalizza tutti quei lavoratori che non possono andare in pensione pur avendo maturato almeno 20 anni di contributi in una delle gestioni.
Sebbene l'onerosità della pratica sia stata introdotta per evitare fenomeni elusivi, Poletti ha confermato che gli effetti della norma “sono andati ben oltre le intenzioni antielusive rendendo le riconversioni troppo onerose”.
Si è tentato di ipotizzare soluzioni con la legge di Stabilità 2016, ma senza successo a causa dei vincoli di bilancio. Nonostante ciò, come dichiarato dallo stesso Poletti: “permane la volontà del ministero di promuovere, di cogliere tutte le iniziative normative che ci consentano di affrontare la questione al fine di dare risposte alle tante persone interessate, proprio perché partiamo da una situazione che è oggettivo considerare ingiusta”.
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