Al via l’incontro delle parti sociali per l’esame del nuovo sistema di politiche attive denominato Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, collegato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica da Covid-19.
Il progetto, a cui lavora il Ministero del Lavoro Andrea Orlando ed il commissario di ANPAL, Raffaele Tangorra, potrà contare su 4,9 miliardi complessivi, tra Pnrr e React-UE, ed ha lo scopo di potenziare le politiche attive del mercato del lavoro e la formazione professionale anche sostenendo la partecipazione delle donne e dei giovani al mercato del lavoro e combattendo il lavoro sommerso.
Altresì, il piano prevede un’ambiziosa riforma dei servizi pubblici per l’impiego attraverso il potenziamento del sistema duale e di promozione del servizio civile tra i giovani.
L’obiettivo della riforma mira a formare 300 mila persone specificatamente in materia di competenze digitali su un totale di 800mila persone coinvolte ed annoverare oltre 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% donne, disoccupati di lunga durata, giovani under 30, disabili e lavoratori over 55.
L’intenzione è quella di diversificare gli interventi a seconda della platea dei beneficiari.
Dalle prime indiscrezioni potranno accedere alle nuove politiche attive:
Sulla base dello status occupazionale è previsto uno specifico percorso di inserimento/reinserimento lavorativo tra i seguenti:
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