Revisione legale con ispezioni-qualità Il Cndcec si prepara

Pubblicato il 04 luglio 2017

Il Cndcec si prepara ad affrontare la novità delle ispezioni-qualità nei confronti di chi ha incarichi di revisione legale, ex articolo 20 del Dlgs 39/2010 (modificato dal Dlgs 135/2016).

Gli iscritti, con largo anticipo, verranno formati in termini di competenze, metodologie, strumenti.

Il Cndcec, con atteggiamento proattivo, intende proporsi ...quale attore politico-istituzionale – spiega Raffaele Marcello, Consigliere del Cndcec con delega alla Revisione Legale e al Sistema di amministrazione e controllo - nell’interloquire con il Ministero dell’Economia e delle finanze sul tema, come consentito dall’art. 21-bis del DLgs. 39/2010”, attraverso l'istituzione della task force “Gruppo sfida qualità” per supportare il Consiglio Nazionale in un percorso di elaborazione, corroborazione, diffusione e applicazione di metodologia di lavoro e di riesame della qualità.

Due le fasi del percorso attivato

La prima fase è già iniziata e prevede l'elaborazione di un manuale e della tassonomia delle carte di lavoro, cui seguirà la consultazione pubblica, volta alla corroborazione delle prescrizioni proposte.

Tra i compiti quello di rivedere i molti documenti emanati dal Cndcec in tema di revisione legale e di collegio sindacale, tra il 2015 e il 2017, per elaborare una metodologia di lavoro che fissi i compiti minimi che il revisore esterno o il collegio sindacale, impegnati nella revisione dei bilanci di società di minore dimensione, devono assolvere, nonché una tassonomia di carte di lavoro da impiegare al servizio dell’incarico di revisione.

Porterà alla stesura finale del documento e, quindi, alla sua approvazione.

La seconda fase riguarda il controllo di qualità degli incarichi di revisione legale in senso stretto e prenderà il via al completamento della prima.

Tra i progetti la definizione di criteri e regole in tema di quantità e qualità delle risorse impiegate, corrispettivi per la revisione, declinazione e applicazione dei requisiti di indipendenza indicando best practice, conformità del processo di revisione alla metodologia descritta e alle procedure di qualità, con riferimento all’Appendice (Italia) dell’ISQC Italia 1, che consente di modulare il controllo di qualità rispetto alla minore dimensione dei clienti dei revisori legali.

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