Reddito alimentare: sperimentazione più vicina

Pubblicato il 03 gennaio 2024

Un altro passo avanti per la sperimentazione del Reddito alimentare.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con comunicato stampa del 28 dicembre 2023, ha reso noto che è stato  firmato il Decreto direttoriale prot. n. 41/468 di impegno delle risorse per il triennio 2023-2025 e di approvazione dell’Avviso pubblico, per la presentazione di progetti di reddito alimentare da parte dei Comuni capoluogo delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, coinvolti nel progetto sperimentale di durata triennale.

Fondo per la sperimentazione del Reddito alimentare

Il Fondo per la sperimentazione del Reddito alimentare è stato istituito con la legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi 434 e 435, Legge 29 dicembre 2022, n. 197)  nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024.

Cosa è il Reddito alimentare

Il Reddito alimentare  consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare e donati dagli esercizi commerciali che aderiscono volontariamente alla sperimentazione.

La sperimentazione, di durata triennale, è avviata nei Comuni capoluogo delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo secondo le modalità attuative definite con  Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 78 del 26 maggio 2023.

Avviso pubblico

Con comunicato stampa del 28 dicembre 2023, il Dicastero ha fatto presente che il 27 dicembre 2023 è stato firmato il Decreto direttoriale prot. n. 41/468 di impegno delle risorse per il triennio 2023-2025 e di approvazione dell’Avviso pubblico, di tipo non competitivo, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città metropolitane coinvolti nella sperimentazione, per la presentazione di progetti di reddito alimentare.

L'Avviso, una volta superate le verifiche da parte dei competenti organi di controllo, sarà pubblicato sul sisto istituzionale del Ministero del lavoro.

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