Si chiama reddito alimentare il nuovo strumento ideato dal legislatore per combattere deprivazione materiale e spreco alimentare. La sperimentazione partirà nei comuni capoluogo delle città metropolitane secondo le modalità definite dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali con decreto n. 78 del 26 maggio 2023, pubblicato nella sezione Pubblicità legale del sito istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Vediamo di cosa si tratta.
Istituito dalla legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi 434 e 435, legge 29 dicembre 2022, n. 197), il Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare finanzia la sperimentazione del reddito alimentare nelle città metropolitane con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2024.
Il reddito alimentare consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali che aderiscono volontariamente alla sperimentazione.
La distribuzione è possibile anche tramite gli enti del Terzo Settore presenti sui territori.
Destinatari del reddito alimentare sono soggetti in condizioni di povertà assoluta di cui agli elenchi detenuti dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD o altri soggetti segnalati dai servizi sociali territoriali competenti e/o da altre organizzazioni del Terzo Settore operanti sul territorio.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con decreto attuativo n. 78 del 26 maggio 2023 , ha disposto l’avvio della sperimentazione nei comuni capoluogo delle città metropolitane che dovranno essere identificati a seguito di accordo in Conferenza unificata, su proposta del Ministero del lavoro, tenendo conto anche della concentrazione dei tassi di povertà che insistono sui territori, di un’equa distribuzione sul territorio nazionale e delle risorse disponibili.
La sperimentazione avrà durata triennale.
I comuni capoluogo delle città metropolitane interessati dalla sperimentazione devono presentare progetti di reddito alimentare che prevedano il coinvolgimento degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio, e, in particolar modo, quelli già aderenti al programma FEAD, con la partecipazione degli esercizi commerciali.
È istituito un apposito gruppo di lavoro per il monitoraggio dell’attuazione delle misure a favore del reddito alimentare presieduto dal Direttore della Direzione Generale Lotta alla Povertà e programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato.
Il decreto entra in vigore il quindicesimo giorno successivo al 28 luglio 2023, data di pubblicazione del provvedimento nella sezione Pubblicità legale del sito istituzionale del Ministero del lavoro, .
Dell’adozione è dato avviso sulla Gazzetta Ufficiale.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".