Al trattamento di CIGS, previsto dall’art. 22-bis, Dlgs n. 148/2015, introdotto dalla Legge di bilancio 2018, possono accedere le aziende con più di 100 dipendenti per la durata di 12 mesi in caso di riorganizzazione e di 6 mesi in caso di crisi aziendale, in ogni caso nel limite complessivo di spesa di 100milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
A fornire tale precisazione è il ministero del Lavoro con circolare n. 2 del 7 febbraio 2018.
La legge n. 205/2017, con il nuovo articolo 22-bis aggiunto al Dlgs n. 148/2015, ha dato la possibilità alle imprese con più di 100 lavoratori, per gli anni 2018 e 2019, di ottenere una proroga degli interventi di CIGS in presenza di causali di riorganizzazione aziendale o crisi aziendale e in deroga agli artt. 4 e 22 del DLgs. 148/2015.
Per ottenere la proroga, è necessario che le aziende abbiano concluso e sottoscritto accordi in sede governativa – con la presenza della regione o regioni interessate – riguardanti casi di rilevante interesse strategico per l’economia regionale. I soggetti devono presentare rilevanti problemi occupazionali, con esuberi significativi nel contesto territoriale di riferimento.
Il trattamento di integrazione salariale in discorso deve intendersi come prosecuzione di un trattamento CIGS già riconosciuto all’impresa, sia esso in corso sia risolto nell’anno 2017.
Il trattamento di integrazione salariale può essere prorogato sino al limite di 12 mesi qualora il programma di riorganizzazione aziendale presenti:
In tale ipotesi, il trattamento di integrazione salariale è prorogabile sino al limite di 6 mesi se il piano di crisi aziendale prevede:
La circolare n. 2 del 7 febbraio 2018 fa presente che gli interventi sono concessi nel limite di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
Per attivare la procedura di richiesta alla proroga di CIGS è necessario utilizzare l’applicativo “cigsonline”. Alla domanda telematica vanno allegati l’accordo governativo e la relazione che attesti la presenza dei requisiti utili per beneficiare della proroga.
Le istanze saranno istruite in base all’ordine cronologico di presentazione risultante dall’invio.
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