Slitta di 20 giorni la scadenza del Diritto Camerale 2020. Infatti, per i soggetti ISA il termine – originariamente fissato al 30 giugno 2020 – passa al 20 luglio 2020. La proroga è stata disposta dal Dpcm del 27 giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 162 del 29 giugno 2020. Dunque, la scadenza segue quella di cui ai versamenti dovuti in base alla dichiarazione dei redditi (saldo 2019 e primo acconto 2020).
Si ricorda, al riguardo, che è comunque possibile effettuare il versamento, entro il 20 agosto 2020, maggiorando l’importo dovuto dello 0,4%.
Di seguito, si forniscono importi, regole per il calcolo, nonché modalità di versamento mediante modello F24.
Come appena accennato, la proroga riguarda le partite IVA che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità), ma anche ai soggetti esclusi o esonerati, compresi forfettari e contribuenti in regime dei minimi.
In via generale, rientrano tra i soggetti obbligati al versamento dell’imposta dovuta alle Camere di Commercio:
In merito alle modalità di calcolo del Diritto Camerale 2020, nessuna modifica è stata apportata sull’importo dovuto, che deve essere corrisposto in misura fissa o proporzionale al fatturato da parte delle imprese.
Si segnala, a tal proposito, che i dettagli e le consuete tabelle sono contenute nella nota pubblicata l’11 dicembre 2019 sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Si conferma, tra l’altro, la riduzione del 50% prevista dal D.M. 8 gennaio 2015.
Quindi, ad esempio, per le imprese che pagano in misura fissa, come le imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria, è dovuto un importo pari a 100 euro (sede) e 20 euro (unità locale). Per le società con sede principale all’estero, invece, occorre versare un importo di 55 euro per ciascuna unità locale/sede secondaria.
Diversamente, per le imprese tenute al versamento del diritto annuale commisurato al fatturato, l’importo aumenta all’aumentare del fatturato stesso. Ad esempio, fino a 100.000 euro, l’importo è di 100 euro. Mentre per le società che hanno un fatturato compreso tra 500.001 euro e un milione di euro, l’importo da versare è pari a 255 euro, più lo 0,010% della parte eccedente i 500.000 euro.
Il Diritto Camerale si versa al momento della presentazione della domanda. L’addebito avviene automaticamente se la pratica viene fatta in maniera telematica. Diversamente, sarà possibile effettuare il versamento del diritto di prima iscrizione nei 30 giorni successivi, utilizzando il modello F24.
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