Benché il Ministero dell'Economia e delle Finanze abbia diramato, lo scorso 26 luglio, un comunicato stampa in cui annunciava l'emanazione di un decreto a mezzo del quale sarebbe stata ufficializzata la procrastinazione del termine ultimo per la corresponsione delle imposte con scadenza, già differita, al 21 luglio scorso, quel decreto non è arrivato.
Gli studi professionali sono prossimi alla chiusura per la pausa di agosto.
Il calendario degli adempimenti tributari resta, dunque, al momento, inalterato.
Quel provvedimento era atteso, fortemente voluto, chiesto con forza, a più riprese, dai professionisti, che tra fine giugno e metà luglio scorso hanno vissuto nel caos normativo ed applicativo in tema di proroghe dei termini per l’autoliquidazione del saldo e degli acconti 2017 e 2018.
Il Dpcm “miraggio”:
contiene le proroghe che consentiranno anche ai lavoratori autonomi di effettuare i versamenti delle imposte con una lieve maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40% entro il 21 agosto;
prevede che i pagamenti interessati dalla nuova scadenza scaturiscano dalla dichiarazione dei redditi, dalla denuncia Irap e dalla dichiarazione Iva di imprenditori e di lavoratori autonomi.
Si stima che il provvedimento non apparirà sulla «Gazzetta Ufficiale» di questa sera; di conseguenza, a tutti quei soggetti che ancora devono chiudere i conti con l’autoliquidazione 2017/2018 non resta che farlo comunque, fidandosi delle buone intenzioni del MEF e del Governo.
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