Privacy e diritto di accesso agli atti condominiali
Pubblicato il 12 dicembre 2011
Con provvedimento n.
350 del 29 settembre 2011, il Garante per la Privacy ha spiegato che, di fronte ad un contratto di locazione di un appartamento di proprietà condominiale, stipulato con un soggetto terzo, l'esercizio del diritto di accesso previsto ex articolo 7 del decreto legislativo n. 196 del 2003, e relativo ai dati riferibili direttamente ad un'intera compagine condominiale, non spetta ai singoli condomini bensì al rappresentante della compagine condominiale, di regola l'amministratore.
E' stata dunque respinta la domanda di accesso agli atti avanzata da due donne, nella loro qualità di procuratrici generali della propria madre, nei confronti della copia del contratto di affitto stipulato dal condominio romano con un soggetto terzo.