Per i titolari di reddito di lavoro dipendente erogazione del premio oltre marzo

Pubblicato il 07 aprile 2020

Il premio di 100 euro per i lavoratori titolari di redditi di lavoro dipendente, introdotto dall’art. 63 del D.L. n. 18/2020 (cd. “Decreto Cura Italia”), non deve essere obbligatoriamente erogato nella busta paga di marzo. Infatti, considerato che per il predetto mese i cedolini sono stati quasi tutti elaborati è comunque possibile corrispondere il premio nelle mensilità successive, entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.

A specificarlo è l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 8/E del 3 aprile 2020.

Premio per i dipendenti, soggetti interessati

Come accennato, il bonus 100 euro spetta ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’art. 49, co. 1 del Dpr. n. 917/1986 (Tuir) e riguarda esclusivamente chi ha continuato a lavorare nel mese di marzo nonostante l’emergenza epidemiologica che sta colpendo l’Italia. Inoltre, i 100 euro sono da rapportare anche al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese.

Dunque, l’importo intero spetta esclusivamente a chi ha un contratto full time. Viceversa, i 100 euro devono essere proporzionati ai giorni lavorati a marzo 2020.

Sul punto, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che ai fini del calcolo complessivo dei giorni rilevanti alla determinazione dell’importo del bonus spettante, rileva esclusivamente il rapporto tra le ore effettive lavorate nel mese e le ore lavorabili come previsto contrattualmente.

Nel calcolo dei giorni lavorati non devono essere ricompresi gli istituti delle ferie,della malattia e dell'aspettativa senza corresponsione di assegni.

Premio per i dipendenti, condizione di spettanza

Per quanto concerne le condizioni di spettanza, il legislatore non indica specifici requisiti da rispettare per avere diritto al bonus 100 euro. L’unico parametro da considerare è il reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente (2019): tale importo, infatti, non deve essere superiore a 40.000 euro.

Premio per i dipendenti, assunzione in corso d’anno

In merito all’erogazione del bonus, che avviene in maniera automatica da parte del sostituto d’imposta, particolare è il caso dei lavoratori assunti nel corso del 2020: è il datore di lavoro che deve chiedere al precedente datore i dati reddituali del dipendente?

Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate specifica che è onere del dipendente, al fine di ottenere il premio, rilasciare al sostituto di imposta una autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del Dpr. n. 445/2000, in cui attestare l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell'anno precedente.

Premio per i dipendenti, smart working e lavoratori in trasferta

Infine, utili precisazioni giungono anche per i lavoratori che hanno svolto l’attività lavorativa in smart working e per i lavoratori in trasferta.

Per i primi, poiché la prestazione non è stata eseguita nella sede di lavoro bensì a distanza, ossia non negli ordinari luoghi in cui tradizionalmente viene prestata l’attività lavorativa, il premio non è dovuto da parte del datore di lavoro.

Al contrario, per i lavoratori in trasferta l’Agenzia delle Entrate esprime parere favorevole all’erogazione del premio poiché la ratio della norma è quella di dare ristoro ai dipendenti che hanno continuato a lavorare nel mese di marzo senza poter adottare, quale misura di prevenzione, quella del lavoro agile o da remoto.

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