Sono state effettuate dal ministero dell’Economia e delle Finanze le correzioni al decreto del 27 giugno 2017 contenente norme attuative dello split payment (Dl. n. 50/2017).
Le modifiche, minime ma sensibili, hanno riguardato i soggetti che, dal 1° luglio, sono destinatari delle norme riguardanti lo split payment, che viene applicato dalle pubbliche amministrazioni, dalle società da esse controllate e dalle società quotate incluse nell’indice FTSE MIB.
Nel decreto del 13 luglio 2017, modificativo di quello del 27 giugno 2017, si trova l’eliminazione, dai destinatari della norma, del rifermento all’elenco delle Pa inserite nel conto economico consolidato pubblicato dall’Istat.
Si precisa nella relazione illustrativa che le amministrazioni pubbliche tenute alla scissione dei pagamenti sono le amministrazioni che applicano le norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria (L. n. 244/2007), ossia:
Il decreto del 13 luglio 2017 si applica alle fatture per le quali l’esigibilità avviene a partire dal giorno successivo a quello della pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale”.
Il Mef, inoltre, ha reso noti i nuovi elenchi delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché delle società quotate incluse nell’indice FTSE MIB, che tengono in considerazione le segnalazioni effettuate dai contribuenti; gli interessati possono segnalare eventuali mancate o errate inclusioni in tali elenchi entro il 19 luglio 2017.
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