Posizione di garanzia nei confronti del bimbo del vicino che gioca nel proprio giardino
Pubblicato il 02 gennaio 2014
Con la
sentenza n. 50606 del 16 dicembre 2013, la Corte di cassazione, Quarta sezione penale, ha confermato la condanna per lesioni colpose resa dai giudici di merito nei confronti di una donna in conseguenza delle ustioni che aveva subito il figlio del vicino mentre giocava con i suoi bambini nel cortile di casa.
I giudici di legittimità hanno ritenuto la motivazione contenuta nella decisione impugnata come congrua, articolata ed aderente alle risultanze istruttorie; la condanna, in particolare, era da confermare in considerazione della circostanza che l'imputata era titolare di una posizione di garanzia non solo come genitrice nei confronti dei propri figli ma anche nei confronti del bimbo del vicino che le era stato affidato, sia pure tacitamente, dal padre di quest'ultimo.
Di alcun rilievo, dunque, la doglianza avanzata dalla donna secondo cui la stessa non avere dato alcun consenso all'ingresso del minore nel proprio giardino. Secondo la Corte, infatti, ciò che rilevava era che la stessa aveva lasciato giocare i bimbi senza esprimere alcun dissenso assumendo, dunque, il compito di controllare il minore, affidato alla sua vigilanza.