Più vigilanza documentale e coordinamento nella nuova intelligence INPS

Pubblicato il 20 luglio 2023

Semplificare la procedura di gestione degli ammortizzatori sociali. Rafforzare il coordinamento delle attività ispettive con l’Ispettorato nazionale del lavoro. Ridurre i tempi di attesa per l’accertamento dell’invalidità civile, per il pagamento del TFR, delle pensioni e delle prestazioni di sostegno al reddito. Deflazionare il contenzioso. Sono solo alcuni degli obiettivi programmatici che indirizzeranno l’attività dell’INPS nei prossimi anni, tutti enucleati nella relazione programmatica per gli anni 2024-2026, adottata dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il 17 luglio 2023, in linea con le priorità dell’Istituto di garantire la centralità dell’utenza e la qualità del servizio reso alla stessa.

La relazione programmatica per gli anni 2024-2026 è il frutto di analisi documentali dell’Istituto e delle interlocuzioni con i Comitati dell’INPS, territoriali e centrali nonché con i principali interlocutori esterni, in particolare gli Istituti di patronato, gli altri intermediari e le Parti sociali. Ma è anche la risposta alle  sfide epocali che l’INPS si trova ad affrontare, tra cui vi sono sicuramente l’innalzamento tendenziale della speranza di vita, la denatalità, i flussi migratori, le trasformazioni del mercato del lavoro e delle attività economiche, la sostenibilità ambientale.

La metodologia adottata è semplice e intuitiva: si parte da una verifica su quanto realizzato nel 2022 e nel 2023 per poi procedere a definire gli indirizzi programmatici da completare entro il 2023 ed eventuali elementi di novità emersi, per il 2023, in aggiornamento alla relazione programmatica 2023-2025, focalizzandosi infine sugli obiettivi per il 2024-2026.

Il campo d’azione (le cd. missioni) dell’INPS è vasto: si va, in particolare, dalle politiche previdenziali, ai diritti sociali, alle politiche sociali, alle politiche per il lavoro, alla tutela della salute, alle politiche economico-finanziarie e di bilancio, con focus sulle perfomances dei servizi istituzionali.

Quali attività prevede di svolgere l’INPS nel prossimo triennio? Di seguito una panoramica sui principali obiettivi posti dalla relazione programmatica 2024-2026.

Pensioni lavoratori dipendenti del settore privato

Con riferimento alle pensioni dei lavoratori dipendenti del settore privato, l’INPS nel triennio 2024-2026 si propone di assicurare una puntuale implementazione della posizione assicurativa dei lavoratori appartenenti a tutte le Gestioni dell’Istituto, finalizzata sia all’emissione degli estratti contributivi, sia alla tempestiva liquidazione delle prestazioni.

Tra le attività future elencate dall’Istituto si citano, a titolo esemplificativo: il tempestivo riconoscimento delle domande di ricongiunzione ed i trasferimenti di contribuzione tra Gestioni; la correzione dei redditi ai fini della determinazione dell’importo pensionistico; l'emissione di estratti certificativi con i dati di tutte le Gestioni previdenziali interessate; il ricalcolo delle prestazioni più efficiente e tempestivo  e la  risoluzione dei problemi legati all’applicazione dell’art. 13 della L. 1338/1962 (rendita vitalizia per contributi prescritti).

TFR e TFS lavoratori dipendenti del settore pubblico

In merito all’erogazione del TFS e TFR per i dipendenti pubblici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 130 del 2023 e dell’attività istruttoria svolta dalla Commissione Prestazioni, l’INPS rileva la necessità di completare il processo di telematizzazione dell’invio delle pratiche con le PP.AA.

In vista degli interventi del legislatore a modifica della normativa vigente mediante un’organica revisione dell’intera materia, l’INPS si propone, nel prossimo triennio, di migliorare le procedure per l’erogazione del TFS e TFR, delle indennità dell’Assicurazione Sociale Vita e per la gestione della previdenza complementare, favorendo l’utilizzo della procedura telematizzata da parte di tutte le PP.AA., a partire dal riconoscimento dei riscatti di periodi valutabili ai fini della prestazione

Assegni ed indennità di accompagnamento agli invalidi civili

Contrazione dei tempi di erogazione delle prestazioni di invalidità civile, abbattimento delle giacenze e raggiungimento di risultati uniformi su tutto il territorio nazionale. È quanto si propone l’INPS per il prossimo triennio e per il quale il CIV approverà un’apposita deliberazione.

In particolare, l’azione dell’Istituto sarà tesa a: accelerare la calendarizzazione delle visite di revisione e l’effettuazione della visita di primo accertamento/aggravamento e a prevedere, in maniera puntuale, la programmazione delle visite di revisione in considerazione delle patologie esaminate; attuare tutte le iniziative nel rispetto della Legge delega al Governo in materia di disabilità nonché aggiornare la Circolare n.131 del 2009 (avente ad oggetto la legge n.102/2009, nuovo processo dell’invalidità civile, aspetti organizzativi e prime istruzioni operative).

Sostegno alla famiglia

L’INPS si focalizzerà inoltre sul monitoraggio sull'effetto che l’erogazione dell’Assegno Unico Universale ha prodotto sia sul bilancio dell’Istituto e sia sulle diverse platee coinvolte nell’erogazione.

Inclusione sociale

Fanno capolino nella relazione programmatica 2024-2026 le nuove misure introdotte dal decreto Lavoro (decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in Legge 3 luglio 2023, n. 85) di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale: l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro, unitamente a percorsi di politica attiva e inserimento sociale e incentivi per l’assunzione dei beneficiari,con l’abrogazione, dal 1° gennaio 2024, del Reddito di cittadinanza.

L’azione dell’INPS quale soggetto attivo nei percorsi di inclusione sociale, nel triennio, si orienterà verso una ridefinizione dei progetti volti alle politiche di inclusione nell’ambito della Legge quadro n. 328/2000. In tal senso, l’Istituto provvederà ad attualizzare i progetti, ad implementare un sistema digitale integrato di amministrazione attiva e monitorare e a rendicontare gli effetti dell’erogazione delle nuove prestazioni in confronto al R.d.C.

Integrazioni salariali

Particolarmente interessanti i dati forniti dal CIV sugli attuali tempi di gestione delle integrazioni salariali.

Emerge un complessivo rallentamento dei tempi medi da domanda ad autorizzazione pari a 50 giorni per la CIGO e 71 per i FIS, in aumento rispetto all’anno 2021, rispetto ai 23 giorni per la CIGO, 27 giorni per il pagamento a conguaglio dei FIS e 29 giorni per il pagamento diretto dei FIS.
Le domande di CIGO pervenute nell’anno 2022 sono state 424.436. Di queste le accolte sono 283.056 e le rimanenti da lavorare 34.281, mentre si è registrata una percentuale di domande non valide pari al 31% (138.262), con stima delle domande potenziali ancora da autorizzare pari a 23.640.
Le prestazioni concluse di NASpI sono 2.756.770, mentre nel 2021 erano 1.710.112.

Obiettivi per il 2023 sono i seguenti: monitorare e rendicontare sulla implementazione della piattaforma unica CIG (omnia IS) e sull’avvio del POLO costituito per l’istruttoria delle domande e del rilascio delle autorizzazioni e dei relativi pagamenti diretti per le causali più complesse della CIGO.

Obiettivi per il triennio 2024-2026 invece saranno la massima semplificazione dell’iter procedurale ed il potenziamento delle risorse umane e tecnologiche dedicate alla gestione degli ammortizzatori sociali.

L’azione dell’INPS sarà mirata contestualmente ad adeguare la prassi amministrativa, i flussi procedurali e le procedure alla vigente normativa in materia di prestazioni a sostegno del reddito per assicurare l’uniforme applicazione sul territorio, al fine di garantire la necessaria continuità di reddito per i beneficiari.

Per utilità si elencano tutti gli obiettivi dell’Istituto per il prossimo triennio:

TFR e crediti da lavoro da imprese insolventi

L’azione dell’INPS nel triennio sarà orientata verso l’adozione di un modello unico centralizzato per il pagamento del TFR dal Fondo di Garanzia con la reingegnerizzazione delle procedure.

Accesso ai servizi

L’INPS si propone inoltre di mettere in campo azioni dirette a rendere un’indicazione chiara degli strumenti di tutela del cittadino e a semplificare l’accesso alle prestazioni.

Attività di vigilanza

Maggiore coordinamento fra INL, INPS ed INAIL, anche al fine di evitare improprie duplicazioni di intervento nei confronti delle imprese. È questo uno degli obiettivi dell’INPS in tema di attività di vigilanza finalizzata a prevenire gli abusi e le irregolarità e a sanzionare i fenomeni di irregolarità.

Si rileva una diminuzione del numero delle ispezioni del 12,05% nel corso del 2022 rispetto al 2021, con una riduzione dell’evasione contributiva accertata del - 4,77%. Di converso, nell’attività di vigilanza documentale, si registra un aumento del 10,21% delle verifiche con una crescita del 4,89% delle irregolarità riscontrate a fronte di una riduzione del 49,02% di rapporti di lavoro fittizi rilevati.

L’azione dell’INPS nel triennio 2024-2026 si orienterà, in particolare, a potenziare l’attività di vigilanza documentale utilizzando tutte le risorse tecnologie e l’integrazione delle diverse banche dati, in particolare nel rapporto con l’Agenzia delle entrate nonché a definire un modello organizzativo che integri l’attività di verifica amministrativa con l'attività di vigilanza ispettiva, in modo da coniugare, attraverso l'utilizzo delle banche dati dell'Istituto, l'attività d'intelligence con quella svolta “sul campo” dagli ispettori.

Si dovrà inoltre estendere il modello dei Piani pluriennali a quelli della Vigilanza Ispettiva e Documentale, in rapporto con l’INL e monitorare il funzionamento del portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso e, in particolare, verificare l’effettivo dialogo tra le banche dati e i verbali ispettivi.

Contenzioso

L’INPS ricorda infine l’emanazione, nel primo trimestre del 2023, del “Regolamento in materia di ricorsi amministrativi di competenza dei Comitati dell’INPS” (delibera C.d.A. n. 8 del 18 gennaio 2023) e del Regolamento recante disposizioni in materia di autotutela (delibera C.d.A. n. 9 del 18 gennaio 2023).

Per il triennio 2024-2026 l’obiettivo principale dell’Istituto sarà di migliorare il processo di gestione del contenzioso per favorire una riduzione dei tempi ed un minor ricorso al contenzioso amministrativo e giudiziario nonché di incentivare e monitorare l’attuazione delle delibere del CIV e del C.d.A. e le circolari del Direttore Generale, in particolare per quanto concerne l’utilizzo dello strumento dell’autotutela.

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