E’ possibile disporre il sequestro preventivo di beni, acquisiti con profitti derivanti da fatti illeciti, accertando il divario tra valore del bene e reddito dichiarato dal possessore.
In questo senso è orientata la sentenza n. 11795 del 2010, pronunciata dalla sesta sezione penale della Corte di cassazione, sottolineando come il sequestro sia condizionato anche dalla giustificazione che può essere data dal proprietario del bene circa la sua legittima provenienza. Rammentano i giudici di cassazione che non esclude la confisca dei singoli beni il fatto che essi siano stati acquistati diversi anni prima dalla commissione del reato; inoltre non deve forzatamente esistere un nesso tra bene sottoposto a sequestro e reato.
E’ essenziale invece che il proprietario del bene non abbia dato una valida giustificazione alla sproporzione tra reddito dichiarato e valore del bene acquistato.
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