Oltre 1700 professionisti hanno partecipato, il 19 maggio, alla terza Conferenza annuale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Al Convegno, insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, e al presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, ha preso parte anche il direttore generale delle Entrate, Attilio Befera, che ha colto l’occasione per sottolineare ancora un volta gli sforzi che si stanno compiendo per rendere sempre più immediato e interattivo il rapporto tra Fisco e contribuenti. Befera ha spiegato come l'Agenzia sia profondamente consapevole del ruolo strategico svolto dalla categoria dei commercialisti, quali anelli di congiunzione tra l'Amministrazione e un'ampia e stratificata platea di contribuenti. "Il processo di semplificazione – ha detto - si traduce fin da subito in un'attenzione al dialogo con gli intermediari e, di riflesso, alla collaborazione virtuosa con i contribuenti".
Decisivo anche l’intervento del Ministro Sacconi in tema di federalismo fiscale. Secondo il numero uno del dicastero del Lavoro “Non possiamo portare i libri contabili delle regioni in tribunale, però possiamo prevedere una misura deterrente molto efficace, e cioè che se l'ente fallisce si va ad elezioni. Ovviamente nessuno dei politici responsabili del fallimento potrà ripresentarsi per un bel po' di tempo".
In apertura dei lavori, Siciliotti, presidente del Cndcec, ha affrontato temi importanti quali la riforma fiscale, l’abbassamento delle imposte e il contenimento della spesa pubblica. Ma, proprio riguardo a questi temi, Siciliotti ha affermato che “con questo debito e con questa spesa pubblica bisogna avere l'onestà intellettuale di dire con chiarezza che è al momento impossibile prevedere una riforma fiscale che porti nell'immediato a una riduzione delle imposte”.
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