Patente a crediti, decreto attuativo: come sono attribuiti i crediti alle aziende?

Pubblicato il 25 luglio 2024

Sistema di punteggio che riflette la storicità dell’azienda, l’assenza di violazioni e le attività di formazione e investimenti in materia di salute e sicurezza, e non solo.

Sospensione cautelare obbligatoria in caso di infortuni mortali per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente.

Possibilità di recuperare i crediti attraverso percorsi di formazione.

Sono alcuni dei pilastri intorno ai quali si sviluppa l’articolato del decreto attuativo della patente a crediti, alla firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.

A illustrarne i contenuti sono le slide esplicative pubblicate sul sito istituzionale in attesa del perfezionamento dell’iter di approvazione.

Patente a crediti nei cantieri temporanei o mobili

Dal 1° ottobre 2024 entra in vigore l’obbligo di possesso di una patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili.

A introdurla è il decreto PNRR (articolo 29, commi 19 e 20 decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 convertito, con modificazioni, dalla L. 29 aprile 2024, n. 56).

Lo stesso decreto prevede che l’obbligo di possesso della patente possa essere esteso ad altri ambiti di attività individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative.

E sempre con decreto del Ministro del lavoro, sentito l'Ispettorato nazionale del lavoro, sono definite le modalità di presentazione della domanda e i contenuti informativi della patente a crediti nonché i presupposti e il procedimento per l'adozione del provvedimento di sospensione.

Non sono obbligati a possedere la patente a crediti:

Rilascio della patente a crediti

La patente a crediti, concepita dal legislatore come strumento di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è rilasciata, in formato digitale, dall’Ispettorato nazionale del lavoro.

Il decreto attuativo, in via di approvazione, prevede che la stessa debba essere richiesta, sul portale dell’INL, dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, anche attraverso un delegato.

Il rilascio della patente è automatico, permettendo comunque alle imprese di continuare a lavorare durante l’attesa del rilascio.

Per ottenere la patente a crediti, le imprese devono soddisfare una serie di requisiti fondamentali:

ATTENZIONE: Prevista la revoca della patente per il caso di dichiarazione non veritiera. Il soggetto può richiedere il rilascio di una nuova patente decorsi 12 mesi dalla revoca.

Patente a crediti e attribuzione dei crediti

Veniamo ora al cuore del decreto attuativo vale a dire il sistema di punteggio. Come funziona?

La patente a crediti è alimentata secondo un sistema di punteggio che riflette la storicità dell’azienda, l’assenza di violazioni contestate e le attività di formazione e investimenti in materia di salute e sicurezza e non solo.

Per le aziende edili iscritte alla C.C.I.A.A, il punteggio iniziale è di 30 crediti base, ai quali possono essere aggiunti ulteriori crediti attribuiti in base a vari criteri:

Il decreto attuativo infine prevede un tetto massimo di 100 crediti in 40 anni.

Attribuzione dei crediti per storicità e virtuosità dell’azienda

Max 30 crediti complessivi

Fino a 10 crediti al momento del rilascio sulla base della data di iscrizione alla C.C.I.A.A.

Fino a 20 crediti dopo il rilascio

Attribuzione di crediti ulteriori

Max 40 crediti complessivi

Fino a 30 crediti per attività, investimenti, formazione aggiuntive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tra cui il decreto attuativo annovera:

Fino a 10 crediti per attività, investimenti, formazione aggiuntivi tra cui:

Esempi di attribuzione dei crediti

Il Ministero del lavoro, nelle slide esplicative, fornisce 3 esempi pratici di come vengono attribuiti i crediti alle aziende alla data di rilascio della patente (1° ottobre 2024), prendendo a riferimento il caso di:

Nel quarto esempio si fa invece una proiezione storica al 2064 (1° ottobre 2064) dei crediti spettanti a un’azienda con 22 anni di iscrizione alla data di rilascio della patente in assenza di violazioni contestate (per le quali, va ricordato, si matura 1 credito ogni due anni dalla data di rilascio della patente per un massimo di 20 crediti).

Sospensione cautelare

La patente a crediti può essere soggetta a sospensione cautelare in caso di violazioni gravi.

In particolare, la sospensione è obbligatoria, per un massimo 12 mesi, in caso di infortuni mortali per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente.

La sospensione cautelare è invece possibile in caso di infortunio che causano inabilità permanente o menomazione irreversibile per colpa grave del datore di lavoro o suo delegato o dirigente.

Il provvedimento è adottato dall’Ispettorato nazionale del lavoro che verifica, al termine della sospensione cautelare, il ripristino delle condizioni di sicurezza del cantiere nel quale si è verificata la violazione

Recupero dei crediti persi

È possibile recuperare fino a 15 crediti persi a seguito di violazioni accertate, attivando percorsi di formazione.

Una commissione territoriale, composta da rappresentanti INL, INAIL e aziende sanitarie, verifica l’effettivo assolvimento, dopo le violazioni accertate, degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte dei responsabili e dei lavoratori del cantiere nonché eventuali investimenti in materia di salute e sicurezza.

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