L’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura italiana, riunitasi il 26 febbraio 2016, ha invitato il Consiglio Nazionale forense a sospendere il Regolamento da esso adottato nella seduta amministrativa dell’11 dicembre 2015, avente ad oggetto “rimborsi spese e gettoni di presenza”
In particolare l’Oua, con propria delibera, ha rilevato come presso l’Avvocatura si siano levate voci piuttosto critiche circa il metodo con cui il Cnf è addivenuto all'approvazione del suddetto Regolamento.
Nello stesso tempo, data la crisi reddituale da cui è afflitta la categoria degli avvocati in tutto il territorio nazionale con conseguente svilimento del ruolo, pare in questo momento inopportuna e non condivisibile la scelta operata dal Cnf di aggiungere ai rimborsi spese ed ai benefit già esistenti, “gettoni presenza” di entità rilevanti (90.000 euro per il Presidente, 50.000 per il Vicepresidente, 70.000 per il Consigliere Segretario e 50.000 per il Tesoriere, nonché 650 euro oltre accessori di legge in favore dei Consiglieri nazionali per ciascuna udienza giurisdizionale e/o seduta amministrativa).
Detto Regolamento infatti – prosegue la Delibera - nonostante costituisca una novità nella storia del Cnf e degli Ordini territoriali, determina un rilevante impegno di spesa a carico degli avvocati, tra l’altro adottato senza opportuno confronto né con lo stesso Oua né con i singoli Consigli degli Ordini o le altre Associazioni maggiormente rappresentative.
Si auspica dunque, quanto prima, un confronto all’interno dell’Avvocatura, che conduca a decisioni chiare e definitive sulle competenze ed i poteri degli Organi rappresentativi della categoria professionale.
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