La disposizione regolamentare che obblighi l’assemblea condominiale a nominare un presidente, non può comportare, ex sé, l’automatica invalidità del verbale comunque redatto sotto la direzione del presidente nominato ma soltanto non sottoscritto da quest’ultimo.
E’ questo l’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, sesta sezione civile, accogliendo il ricorso di un Condominio, avverso la pronuncia d’appello che – dando ragione ad un condomino – aveva annullato una deliberazione assembleare, in quanto il verbale non era stato firmato dal presidente della riunione.
Sul punto, la Corte Suprema – con ordinanza n. 27163 del 16 novembre 2017 – ha chiarito che l’effetto della sottoscrizione del verbale ad opera del presidente e del segretario della riunione, è unicamente quello di imprimervi valore probatorio di scrittura privata con riguardo alla provenienza delle dichiarazioni dai sottoscrittori. Ma dalla mancata firma dei suddetti soggetti non può discendere – come invece sostenuto nella pronuncia impugnata – la radicale nullità della deliberazione.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".