Occhio alla valutazione del nesso causale in sede civile ed in sede penale
Pubblicato il 28 aprile 2012
I giudici di Cassazione, con la
sentenza n. 6562 del 27 aprile 2012, hanno deciso per il riesame nel merito di un caso di contagio ospedaliero da epatite C, B e Hiv, sottolineando come la decisione di merito debba tener conto che la valutazione del nesso causale in sede civile, pur ispirata ai criteri di cui agli articoli 40 e 41 Codice penale nonché al criterio della c.d. causalità
“adeguata”, sulla base del quale, “
all’interno della serie causale, occorre dar rilievo solo a quegli eventi che non appaiano, ad una valutazione ex ante, del tutto inverosimili”, presenta, tuttavia, notevoli differenze in relazione al regimo probatorio applicabile, vigendo nel processo civile la regola della “
preponderanza dell’evidenza”, o del “
più probabile che non”, mentre nel processo penale la regola della prova “
oltre ogni ragionevole dubbio”.