Anno giudiziario 2018 al via

Pubblicato il 29 gennaio 2018

Cerimonia di inaugurazione in Cassazione

Presso la Corte di cassazione si è tenuta, il 26 gennaio 2018, la tradizionale cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario 2018, alla presenza di diverse autorità, tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di alcuni rappresentanti del Governo e delle istituzioni.

Relazione giustizia 2017: abuso dei mezzi di informazione, frodi informatiche, femminicidio e immigrazione clandestina

Durante l’apertura nel nuovo anno, il Primo Presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, ha dato lettura della relazione sull’amministrazione della giustizia nell'anno 2017, illustrando alcuni dati significativi, emersi dalla “concreta realtà giudiziaria”.

Tra questi, Mammone ha posto l’accento sul problema – definito “crescente e preoccupante” - dell’abuso dei mezzi di comunicazione e degli strumenti di partecipazione sociale. Secondo il Primo Presidente, il contrasto a questi fenomeni può essere validamente posto in essere non solo con la tutela giudiziaria e la prevenzione, ma anche combattendo l’abuso “prima che si realizzi il danno”, attraverso strumenti che incrementino la consapevolezza degli utenti sui pericoli della disinformazione nonché un appropriato monitoraggio sulla conoscenza delle fonti abusive.

Segnalata anche l’esigenza di contrastare le frodi informatiche, attraverso misure di incentivo allo sviluppo delle tecnologie di controllo.

Tra le altre tematiche di allarme sociale, il presidente ha evidenziato il fenomeno del femminicidio, l’aumento del numero dei procedimenti per reati contro la libertà sessuale e per stalking, nonché le aggressioni violente e immotivate poste in essere da giovanissimi ai danni di coetanei. Su queste problematiche, Mammone ha suggerito “una considerazione legislativa unificante, che superi la parcellizzazione dei comportamenti sul piano della tutela penale, la quale dà luogo sovente a fattispecie di reato obiettivamente minori, perché punite con pene di modesta entità”.

Sottolineato, a seguire, l’alto numero dei procedimenti penali connessi all’immigrazione clandestina, spesso collegata alla criminalità organizzata transnazionale, da contrastare con misure di intervento di carattere penale e di accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e per il contrasto dell'immigrazione illegale.

La relazione ha poi messo in rilievo la rinnovata composizione della Suprema corte, che ha visto, negli anni tra il 2013 e il 2017, una drastica riduzione dell’età media dei suoi consiglieri, nonché una radicale trasformazione dell’Ufficio del Massimario.

Di seguito, il Presidente si è soffermato sulla criticità dell’abnorme quantità dei nuovi ricorsi che vengono iscritti ogni anno e sulle innovazioni informatiche di recente introduzione.

Mascherin (CNF): giudici e avvocati indipendenti

Al rapporto del Presidente Mammone è poi seguita la relazione del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, Riccardo Fuzio, nonché gli interventi del Vice Presidente del Csm, Giovanni Legnini, dell'Avvocato generale dello Stato, Massimo Massella Ducci Teri, e del Presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin.

Quest’ultimo, nel suo discorso, ha segnalato l’importanza della necessaria e piena indipendenza dell’attività giurisdizionale rispetto agli altri poteri dello Stato e ad altre forme di possibile condizionamento, indipendenza che – ha sottolineato - magistrati e avvocati devono rivendicare e difendere insieme, anche attraverso “una assoluta presa di coscienza del proprio ruolo”.

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