Simest - la Società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane – mette sul piatto un importo totale di 5 milioni di euro per sostenere le imprese colpite dall’alluvione in Emilia Romagna.
Nel comunicato stampa del 20 novembre 2023 si legge che sono in arrivo una nuova misura e importanti innovazioni a valere sui Ristori da 300 milioni di euro destinati alle imprese dell’Emilia-Romagna e territori limitrofi danneggiate dall’alluvione di maggio 2023.
Simest ha allargato la misura “Ristoro fatturato” che prevede la concessione di contributi a fondo perduto come indennizzo per la perdita di reddito a tutte le imprese, ad eccezione di quelle operanti in determinati settori, quali agricoltura, silvicoltura e pesca.
Le condizioni per poter beneficare del contributo sono:
Si potrà ottenere fino al 100% del valore della perdita di reddito per un importo massimo di euro 5 milioni per singola impresa.
Con riferimento alla misura “Ristoro danni” – già attiva da giugno a copertura dei danni materiali subiti a seguito dell’evento alluvionale – Simest comunica che l’incentivo viene esteso a tutte le imprese, con l’eccezione di quelle operanti in determinati settori, quali per esempio agricoltura, silvicoltura e pesca.
Nella detta misura il fatturato estero minimo richiesto è del 3% (mentre prima era del 10%) rispetto al fatturato aziendale complessivo.
Il contributo massimo per singola impresa si posiziona sui 5 milioni di euro (precedentemente era fino a euro 1,5 milioni).
Ogni impresa può presentare dalle ore 9:00 del 21 novembre 2023 una sola domanda di contributo per ognuna delle misure di ristoro; l'erogazione avverrà nei 10 giorni successivi all'approvazione da parte del Comitato agevolazioni.
Attivate sempre in data 21 novembre 2023 le innovazioni che vanno a completare l’attuazione del pacchetto speciale di misure di finanza agevolata predisposto dalla Farnesina insieme a Simest per sostenere le aziende esportatrici colpite dall’alluvione di maggio.
Stanziati 400 milioni di euro per l’accesso allo strumento della Transizione Digitale ed Ecologica, a valere sul Fondo 394/81.
È possibile accedere a una quota a fondo perduto del 10% e destinare il 90% del finanziamento a spese per il rafforzamento patrimoniale.
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