Nulla può più sfuggire agli ”occhi” del Fisco

Pubblicato il 18 novembre 2011 Per mezzo degli strumenti invasivi studiati ed introdotti recentemente, il contribuente costituisce un “libro aperto” per il Fisco, che può giungere a conoscere ogni movimento finanziario del singolo cittadino. Grazie a spesometro, nuovo redditometro e vari obblighi di comunicazione anche delle imprese, i movimenti del contribuente sono noti a 360 gradi.

Con lo spesometro, che fotografa tutti gli acquisiti effettuati sopra la soglia dei 3.000 euro, è possibile ricostruire la vera potenzialità del reddito del singolo. Con il redditometro, attraverso le oltre 100 voci che ora lo compongono, vengono fornite ulteriori informazioni patrimoniali. E da ultimo, con la comunicazione sui beni d'impresa concessi in uso a soci o familiari sarà possibile ottenere altre notizie su benefici extra reddito ricevuti.

Tutto ciò, confluendo nella banca dati dell'anagrafe tributaria potrà portare lo Stato a valutare in modo complessivo il patrimonio reddituale ed immobiliare.

Relativamente al redditometro, c'è molta attesa sui risultati che emergeranno dall'incidenza dei nuovi coefficienti applicati ai beni elencati rispetto a quelli in vigore in base al vecchio redditometro. Per esempio, con riferimento ai lavoratori domestici, l'Agenzia delle entrate rende noto che l'importo annuo preso a base riguarda, nel nuovo redditometro, il compenso e non i contributi versati, con la conseguenza che diminuisce l'incidenza del reddito in capo al contribuente.

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