Incertezza sulla norma tributaria? Sanzioni non dovute

Pubblicato il 13 luglio 2018

In caso di incertezza normativa oggettiva tributaria, ossia qualora la norma tributaria risulti poco chiara anche per la presenza, sulla medesima, di prassi e giurisprudenza contrastanti, sussistono i presupposti per disapplicare le sanzioni.

E’ questa la situazione che la Corte di cassazione, con sentenza n. 18405 del 12 luglio 2018, ha ravvisato in una lite fiscale in cui la ripresa a tassazione era derivata dalla contestata violazione, da parte di una Spa contribuente, dell’articolo 60, comma 2, ultimo periodo, del D.P.R. n. 917/1986, vigente ratione temporis, in materia di valutazione delle rimanenze finali delle opere, forniture e servizi di durata ultra annuale.

I giudici di Piazza Cavour, accogliendo lo specifico rilievo sollevato dalla società ricorrente, hanno considerato che, nella fattispecie, sussistessero le obiettive condizioni di incertezza nell’applicazione dell’articolo 60 richiamato, idonee ad escludere la funzionalità della condotta.

Da un lato, la norma è stata considerata in sé poco chiara in quanto non consentiva di pervenire alla distinzione basata su dati obiettivi dei pagamenti effettuati a seguito di stati di avanzamento e di quelli effettuati al titolo di acconto; dall’altro, sussisteva incertezza sia in ordine alla prassi indicata dall’amministrazione finanziaria con circolari e note, sia in ordine all’interpretazione dottrinale e giurisprudenziale delle norme.

Le sanzioni, ciò posto, non apparivano dovute.

Incertezza normativa oggettiva: 10 fatti indice

Nella decisione, la Suprema corte ha ricordato come l'essenza del fenomeno dell'incertezza normativa oggettiva possa rilevarsi attraverso una serie di fatti indice, che spetta al giudice accertare e valutare nel loro valore indicativo.

Questi sono stati individuati, a titolo di esempio e, quindi, non esaustivamente:

  1. nella difficoltà d'individuazione delle disposizioni normative, dovuta magari al difetto di esplicite previsioni di legge;
  2. nella difficoltà di confezione della formula dichiarativa della norma giuridica;
  3. nella difficoltà di determinazione del significato della formula dichiarativa individuata;
  4. nella mancanza di informazioni amministrative o nella loro contraddittorietà;
  5. nella mancanza di una prassi amministrativa o nell'adozione di prassi amministrative contrastanti;
  6. nella mancanza di precedenti giurisprudenziali;
  7. nella formazione di orientamenti giurisprudenziali contrastanti, magari accompagnati dalla sollecitazione, da parte dei Giudici comuni, di un intervento chiarificatore della Corte costituzionale;
  8. nel contrasto tra prassi amministrativa e orientamento giurisprudenziale;
  9. nel contrasto tra opinioni dottrinali;
  10. nell'adozione di norme di interpretazione autentica o meramente esplicative di norma implicita preesistente.

Norma incerta e poco chiara? Niente responsabilità amministrativa tributaria

Costituisce, in definitiva, causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria una condizione di inevitabile incertezza sul contenuto, sull’oggetto e sui destinatari della norma tributaria, ossia l’insicurezza ed equivocità del risultato conseguito attraverso la sua interpretazione.

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