NADEF, ok dal CdM. DL Agosto in attesa

Pubblicato il 06 ottobre 2020

Nel giorno in cui la Nota di aggiornamento al Def 2020 - NADEF - ha ricevuto l’ok dal Cdm e prende la strada del Parlamento, si sarebbe dovuto avere anche il sì del Senato al decreto Agosto, ma la votazione è slittata a stamattina.

Il rinvio è dovuto alla richiesta della Ragioneria generale di stralciare dal testo di sette modifche. Tra queste l’innalzamento di super ecobonus e sismabonus al 160% per le zone del Centro Italia e dell’Aquila colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Anche la proroga della sospensione delle cartelle fiscali non sarà nel testo ritoccato dalla commissione Bilancio del Senato, a causa del nodo coperture. Sul punto, il ministro Mef Gualtieri ha rassicurato una “ripartenza graduale delle cartelle”.

Il ruolo di gestore della gradualità lo ricoprirà l’agenzia delle Entrate, che provvederà a smaltire le cartelle partendo dai “debiti di anni precedenti” all'emergenza COVID-19, spiega Gualtieri.

DL Agosto al voto con ritocchi

Molte le misure del decreto Agosto che verranno votate oggi dal Senato.

Oltre alla proroga dei versamenti fiscali per i soggetti ISA che hanno subito un calo del fatturato uguale o superiore al 33% rispetto al 2019 - la scadenza del 20 agosto 2020 (con la maggiorazione dello 0,40%) è stata differita al 30 ottobre 2020 (con la maggiorazione dello 0,80%) - nel testo rivisitato anche:

NADEF, ok dal CdM

La Nota prelude alla Manovra che avrà come obiettivi, si legge nel comunicato n. 65 del 6 ottobre 2020 del CdM: sostenere, nel breve termine e per tutta la durata della crisi da COVID-19, i lavoratori e i settori produttivi più colpiti; valorizzare appieno le risorse messe a disposizione dal programma “Next Generation EU” per realizzare investimenti e riforme di vasta portata e profondità; attuare un’ampia riforma fiscale che migliori l’equità, l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l’introduzione di un assegno universale per i figli; assicurare un miglioramento qualitativo della finanza pubblica, spostando risorse verso gli utilizzi più opportuni a garantire un miglioramento del benessere dei cittadini, dell’equità e della produttività dell’economia; ricondurre l’indebitamento netto della pubblica amministrazione verso livelli compatibili con una costante e sensibile riduzione del rapporto debito/PIL.

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