In attuazione del capo 0I, Titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, il ministero dello Sviluppo Economico emana il regolamento contenente criteri e modalità di concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.
Il regolamento è contenuto nel decreto 8 luglio 2015, n. 140, presente nella “Gazzetta Ufficiale” n. 206 del 5 settembre.
I soggetti ammessi alle agevolazioni sono le imprese:
a) costituite in forma societaria, comprese le società cooperative;
b) la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
c) costituite da non più di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
d) di micro e piccola dimensione, in base alla classificazione contenuta nel regolamento GBER nonchè nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.
Tali imprese devono: essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non essere tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Sono oggetto delle agevolazioni, fatti salvi i divieti e le limitazioni fissati dal regolamento de minimis, i programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro relativi:
a) alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c) al commercio e al turismo;
d) alle attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l'innovazione sociale.
Ammesse alle agevolazioni sono le spese relative all'acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.
E' riconosciuto un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al settantacinque per cento della spesa ammissibile.
Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal beneficiario, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle date successiva a quella di erogazione dell'ultima quota a saldo del finanziamento concesso.
Le agevolazioni in parola sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise - pubblicato nel sito internet di Invitalia ed in quello del Mise – saranno definite l'apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.
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