Mise. Finanziamento a tasso zero per microimprese femminili o giovanili

Pubblicato il 07 settembre 2015

In attuazione del capo 0I, Titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, il ministero dello Sviluppo Economico emana il regolamento contenente criteri e modalità di concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.

Il regolamento è contenuto nel decreto 8 luglio 2015, n. 140, presente nella “Gazzetta Ufficiale” n. 206 del 5 settembre.

I beneficiari

I soggetti ammessi alle agevolazioni sono le imprese:

a) costituite in forma societaria, comprese le società cooperative;

b) la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;

c) costituite da non più di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

d) di micro e piccola dimensione, in base alla classificazione contenuta nel regolamento GBER nonchè nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Tali imprese devono: essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non essere tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Agevolazioni ammesse

Sono oggetto delle agevolazioni, fatti salvi i divieti e le limitazioni fissati dal regolamento de minimis, i programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro relativi:

a) alla produzione di beni nei settori dell'industria, dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;

b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;

c) al commercio e al turismo;

d) alle attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l'innovazione sociale.

Spese ammissibili

Ammesse alle agevolazioni sono le spese relative all'acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) suolo aziendale;

b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;

c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;

e) brevetti, licenze e marchi;

f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;

g) consulenze specialistiche.

Agevolazioni

E' riconosciuto un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al settantacinque per cento della spesa ammissibile.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal beneficiario, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle date successiva a quella di erogazione dell'ultima quota a saldo del finanziamento concesso.

Procedura

Le agevolazioni in parola sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise - pubblicato nel sito internet di Invitalia ed in quello del Mise – saranno definite l'apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.

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