Milleproroghe, nuovi emendamenti da split payment a rateizzazioni Equitalia

Pubblicato il 13 febbraio 2015 Il decreto Milleproroghe, attualmente all’esame congiunto delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, sarà oggetto di numerosi interventi nel corso del week end che riguarderanno anche l’analisi di alcuni emendamenti depositati dai relatori al Dl nella giornata del 12 febbraio 2015.

Grazie proprio alle novità presentate arriveranno alcune modifiche al decreto legge milleproroghe che riguarderanno il meccanismo dello split payment soprattutto per le imprese che operano nel settore dell’edilizia, la riapertura delle rateizzazioni di Equitalia fino al 31 luglio di quest’anno per chi è decaduto dal beneficio entro la fine del 2014, il differimento al 1° settembre dell’obbligo per i Comuni di dotarsi delle centrali uniche di acquisto e la proroga delle agevolazioni, ancora per due anni, per il rientro dei cervelli.

Split payment negli appalti

Per rispondere ai problemi di liquidità delle imprese, dopo l’introduzione dello split payment Iva nei confronti della PA, i relatori al Dl hanno firmato un emendamento che prevede l’innalzamento dal 10% al 15% della quota dell’importo totale di un appalto pubblico da corrispondere come anticipazione del prezzo all’appaltatore.

Lo scopo è quello di cercare di attenuare gli impatti negativi del meccanismo di scissione dei pagamenti, ossia il pagamento dell’Iva da parte della Pa direttamente all’Erario e non più ai fornitori.

La notizia è stata accolta positivamente dal presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, che l’ha così commentata: si tratta di “un primo segnale di attenzione necessario a ristabilire un corretto rapporto tra amministrazione e imprese di costruzione piegate in questi anni da una grave crisi di liquidità”.
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