Possibile l’ulteriore proroga dei versamenti delle dichiarazioni dei redditi per le Partite Iva soggette alle pagelle fiscali e per quelle nel regime forfetario?
La risposta definitiva è arrivata dal MEF: nessuno spostamento della scadenza dal 31 luglio al 21 agosto.
Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi sulle scarse possibilità di una proroga dei versamenti con maggiorazione dello 0,40% per soggetti ISA e forfetari, ieri, con la risposta in Commissione finanze, la Sottosegretaria all’Economia Lucia Albano ha espresso la posizione ufficiale del Governo sul tema.
Dunque, nonostante le molte richieste avanzate dagli addetti ai lavori, l’attesa proroga dell’ultimo minuto non ci sarà.
NOTA BENE: Resta ferma la proroga parziale disposta con i commi 3-sexies e 3-septies dell’articolo 4 del DL n. 51/2023 (decreto Omnibus), convertito nella L. n. 87/2023 (pubblicata sulla G.U. del 5 luglio 2023 n. 155),
Questo il calendario ufficiale:
Il rifiuto secondo le intenzioni del MEF è da ritrovare nel fatto che le esigenze di cassa e la necessità di fare i conti in vista della nota di aggiornamento al documento di economia e finanza di fine settembre (Nadef) non hanno consentito di fare di più.
A coloro che hanno obiettato che lo scorso anno si è avuta la proroga, il Ministero dell’Economia ha risposto che “deve evidenziarsi che nel 2022 nessun termine di versamento in materia di autoliquidazione e Irap è stato differito e che il termine di versamento con la maggiorazione dello 0,40% è slittato al 22 agosto perché i giorni del 30 e del 31 luglio cadevano rispettivamente di sabato e di domenica”.
Dunque solo una coincidenza quella dello scorso anno per il MEF.
La risposta al Question time in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati lascia perplessa un’intera categoria: quella dei commercialisti.
Secondo quanto si legge in un comunicato dell’Associazione Nazionale Commercialisti, “l’Ufficio Legislativo del MEF fornisce un serie di risposte lontane dall’essere plausibili, per giustificare l’impossibilità dello slittamento della data”.
L’ANC, infatti evidenzia come “nonostante negli ultimi sei anni la proroga sia sempre stata concessa, il NADEF, o il suo equivalente, è sempre stato presentato nei tempi previsti.”
I commercialisti auspicano ancora che ci possa essere un ripensamento.
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