In piena notte è stata approvata, dal Consiglio dei ministri riunito il 21 novembre 2022, la legge di bilancio per il 2023 che ha in dote quasi 35 miliardi di euro. Come anticipato, buona parte delle risorse è diretta a sostenere il caro bollette. La premier Meloni ha indetto una conferenza stampa per stamane, 22 novembre, in cui illustrerà le misure adottate.
Vediamo, alla fine, quali sono i contenuti della nuova manovra.
Si continua con l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e si proseguirà fino al 30 marzo 2023 con il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Affermata la flat tax al 15% fissando a 85mila euro (da 65mila) il limite annuo di ricavi e compensi per accedervi. L’aumento di soglia di fatturato è soggetto a un’autorizzazione comunitaria da ottenere in tempi brevi.
Ma per chi supera in corso d’anno quota 100mila euro vi sarà immediatamente il ritorno all’applicazione del regime ordinario.
Introdotta poi una tassa piatta incrementale con un’aliquota al 15% sulle variazioni di reddito superiori al 5% registrate dalle partite Iva fino a 40mila euro all’anno. Saranno paragonati i redditi 2022 e il maggiore dei tre anni precedenti.
La principale novità per la tassa sugli extraprofitti delle imprese della filiera dell’energia entrerà in vigore nel 2023. Il calcolo del contributo straordinario si baserà sugli utili imponibili nel 2023 e, in particolare, sull’eccedenza rispetto a un valore medio che viene quantificato considerando gli anni dal 2018 al 2021, con un’aliquota del 33 per cento. Tale misura è stata considerata, dal Consiglio Europeo dello scorso ottobre, come punto di partenza da cui, quindi, gli Stati possono disporre percentuali più alte.
Il Governo ha fissato il versamento della tassa in due parti: la prima entro il 30 giugno 2023 e la seconda entro il 30 giugno 2024.
È stato introdotto un tetto obbligatorio sui ricavi di mercato dei produttori di energie rinnovabili: il limite massimo è di 180 euro per megawattora di energia elettrica prodotta.
Ciò si applicherà a tutti i ricavi di mercato dei produttori derivanti dalla vendita di elettricità generata da fonti green (solare ed eolico, che però non è incluso nella norma Ue), ma anche da quella derivante da idroelettrico senza serbatoio e da combustibili da biomassa (esclusi il biometano).
Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
Bonus sociale bollette per famiglie più fragili: c’è la conferma insieme all’aumento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Sempre nella serata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici.
Nel nuovo provvedimento troviamo, dal 1° dicembre, la riduzione da 25 a 15 centesimi al litro delle accise su gasolio e benzina e di 3,4 centesimi il taglio sul Gpl. La decisone arriva dal trend delle ultime settimane nel settore carburanti, che hanno visto scendere i prezzi di benzina e gasolio.
L’aliquota di accisa sul gasolio commerciale usato come carburante dagli autotrasportatori è confermata solo per novembre e azzerata per dicembre.
I risparmi derivanti da tali misure servono a finanziare un nuovo intervento in aiuto di enti locali e aziende del trasporto pubblico e a finanziare sostegni per i territori alluvionati delle Marche colpiti da eventi meteorologici eccezionali.
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